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Tuttoscuola: La mappa dei precari, un fenomeno che esplode

La mappa del precariato nella scuola indica che il precariato in questi anni e' aumentato, e che e' particolarmente elevato nella scuola secondaria

02/05/2006
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Tuttoscuola

. La mappa dei precari, un fenomeno che esplode/1

La stampa nazionale ha dato notizia, nei giorni scorsi, di una
tendenza alla riduzione del precariato nei diversi settori lavorativi
del Paese.
Nella scuola statale, con riferimento solamente ai supplenti annui e
temporanei fino al termine delle attivita' didattiche (con esclusione
quindi dei supplenti su nomine brevi), c'e' una uguale tendenza per il
personale precario, docente e Ata?
No. La mappa del precariato nella scuola indica che il precariato in
questi anni e' aumentato, e che e' particolarmente elevato nella
scuola secondaria (favorito dalla diffusione degli spezzoni di
cattedra, che determinano un aumento di docenti coinvolti) e - dal
punto di vista geografico - al nord (per l'incremento di alunni, non
sostenuto da un'immediata variazione di organico). Una cifra per
tutte: nella scuola media del nord-est e' precario un docente su
cinque.
Ma vediamo le cifre in dettaglio. Quest'anno i docenti precari sono
124.400 (dati ufficiosi Miur), mentre l'anno scorso erano 127.400:
tremila in meno che, pero', non bastano per ritenere che il calo
rappresenti una tendenza, visto che i livelli di precariato
dell'ultimo biennio sono in assoluto i piu' elevati dell'ultimo
decennio e rappresentano, rispetto al personale docente in servizio,
la percentuale di precariato piu' alta mai registrata.

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3. La mappa dei precari, un fenomeno che esplode/2

I docenti precari quest'anno sono il 14,9% dei docenti in servizio;
l'anno scorso rappresentavano addirittura il 15,4%. Che e' come dire
che c'e' un docente precario ogni sette docenti in cattedra (
https://www.tuttoscuola.com/ts_news_243-1.doc ).
Andava molto meglio nel 1997-98 quando i 66.600 docenti precari in
servizio rappresentavano solamente l'8,2% dei docenti in servizio (un
precario ogni tredici docenti in servizio).
Ma negli anni successivi la situazione, nonostante drastici interventi
di razionalizzazione finanziaria, e' andata peggiorando, tanto che
nell'anno (2000-2001) che ha preceduto l'arrivo del ministro Moratti,
i precari sono stati 117.685 (il 14,3% dei docenti in servizio).
Nel primo anno del mandato Moratti i docenti precari sono scesi a 97
mila (11,6%), anche per effetto delle nomine predisposte dal
precedente governo, ma subito dopo hanno ricominciato ad aumentare, di
anno in anno, fino ad arrivare ai livelli attuali.
Per il personale Ata le cose non sono andate meglio.
Quest'anno, con un incremento di circa 4.300 unita' rispetto all'anno
scorso, sono 74.300 (dati ufficiosi del Miur), la quantita' piu' alta
mai registrata nel settore, con un tasso di precarieta', rispetto al
personale in servizio, pari al 30%.


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