Tuttoscuola-La bellezza di zia Marina ovvero del potere dell'informazione
La bellezza di zia Marina ovvero del potere dell'informazione Nella conferenza stampa tenuta dopo l'approvazione del decreto in Consiglio dei Ministri, il premier Berlusconi racconta un aneddoto:...
La bellezza di zia Marina ovvero del potere dell'informazione
Nella conferenza stampa tenuta dopo l'approvazione del decreto in Consiglio dei Ministri, il premier Berlusconi racconta un aneddoto: parla di sua zia Marina, che egli stesso sorprese davanti ad uno specchio, mentre si diceva "che bella". E all'osservazione del nipote Silvio che le ha chiesto "ma te lo dici da sola?", rispondeva: "per forza, non me lo dice nessuno". E allora, ha chiosato il presidente del Consiglio, "permettete che noi diciamo le cose che non dice nessuno".
Per la verità che la riforma della scuola sia bella, buona e molto apprezzata, il servizio di comunicazione del ministero dell'Istruzione lo dice da molto tempo e con grande dispendio di mezzi, ma l'effetto sembra finora lontano dal convincere la gente. Ciò non significa che non potrà, prima o poi, anche essere vero quanto si afferma, ma occorre meno supponenza nel farlo, meno retorica nell'ostentare quel che ancora non c'è e che forse potrebbe non esserci, più disponibilità all'ascolto e alla critica, più impegno a condividere il cambiamento.
Insomma, occorre non contrabbandare l'obiettivo virtuale o la sua speranza per realtà attuale.
Parafrasando la frase del ministro dell'informazione di Hitler (ricordata da Berlusconi per condannare le manifestazioni dell'opposizione per il tempo pieno), secondo il quale "una bugia raccontata migliaia di volte diventa verità" (qualcosa di vero nel paradosso c'è), si potrebbe dire anche che una verità (virtuale) raccontata migliaia di volte diventa... una bugia.