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Tuttoscuola-Istituti tecnici e professionali/1: le novita' in arrivo

Istituti tecnici e professionali/1: le novita' in arrivo Sembra vicina alla conclusione la lunga fase preparatoria dello schema di decreto attuativo del secondo ciclo. E nelle prossime settimane ...

14/06/2004
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Tuttoscuola

Istituti tecnici e professionali/1: le novita' in arrivo

Sembra vicina alla conclusione la lunga fase preparatoria dello schema
di decreto attuativo del secondo ciclo. E nelle prossime settimane la
fitta nebbia che grava sul destino degli istituti tecnici e
professionali potrebbe cominciare a diradarsi. Non e' ancora chiaro se
sara' totalmente o parzialmente accolta la proposta avanzata negli
ultimi mesi da AN, e con qualche variante anche dalla Confindustria,
di canalizzare il grosso degli istituti tecnici verso gli almeno 11
indirizzi nei quali si articolerebbero il liceo tecnologico (8
indirizzi) e il liceo economico (3 indirizzi).
Pero' si fanno consistenti gli elementi che inducono a ritenere che
questa sara' la strada lungo la quale si avviera' il Miur. Le pur
scarne indicazioni che si ricavano dal comunicato del Ministero dell'8
giugno portano infatti in questa direzione. Il comunicato, nel
riassumere i risultati dell'incontro dei sottosegretari Aprea a
Siliquini con i rappresentanti del mondo delle professioni (ordini e
collegi professionali), sottolinea che "il dibattito ha evidenziato
(.) la necessita' di valorizzare l'istruzione tecnica nel nuovo
sistema dei licei e la formazione professionale nel nuovo sistema
dell'istruzione e formazione professionale".
Da notare che il comunicato parla di "formazione professionale", non
di "istruzione professionale". Questo lascia pensare che tra gli
indirizzi dei costituendi licei tecnologico ed economico potrebbero
trovare spazio il grosso degli istituti tecnici nonche' degli attuali
istituti professionali di Stato, che con il "Progetto '92", e ancor
piu' con il "Progetto 2002", hanno accentuato gli elementi di analogia
con i corrispondenti istituti tecnici.
Il ministro Moratti non si sarebbe ancora espresso nel merito, ma
l'analisi del contenuto del comunicato rafforza il convincimento che
si vada verso un modello di secondo ciclo nel quale i due sistemi -
"istruzione" e "istruzione e formazione professionale" - si porrebbero
in qualche modo in continuita' con le esperienze passate: quelle
scolastiche a sviluppo quinquennale da una parte, e quelle della
formazione professionale regionale dall'altra, con i correttivi
portati dalla sperimentazione in corso sui corsi triennali di
qualifica.

2. Istituti tecnici e professionali/2: la terza via

Se prendera' corpo, l'ipotesi di mantenere gli istituti tecnici e
professionali all'interno del sistema di istruzione porra' un argine
alla fuga da questo tipo di scuole, in direzione soprattutto dei licei
scientifici, diffusamente registratasi nelle preiscrizioni per l'anno
2004-2005.
La conseguenza sara' quella della coesistenza, all'interno del sistema
dei licei, di due aree, una generalista, a terminalita' aperta,
propedeutica ad altri studi, e un'altra, comprendente gli indirizzi a
carattere tecnico-professionale, mirata alla formazione di competenze
di base in campo tecnologico ed economico, a terminalita' plurima,
aperta cioe' sia verso gli studi universitari e la formazione tecnica
superiore non universitaria, sia verso percorsi compositi di
transizione alla vita attiva, in alternanza studio-lavoro.
La domanda sociale che alimenta attualmente le iscrizioni verso questo
tipo di scuole secondarie (60% del totale) potrebbe stabilizzarsi
attorno a valori comunque alti, superiori al 50%, almeno nel
breve-medio periodo, e dar luogo ad un "tertium genus" di formazione
secondaria, accanto ai licei generalisti (40-45%) e alla formazione
professionale regionale rivisitata (5-10%).
Quest'ultima non potrebbe certo ambire a quella condizione e
considerazione sociale di "pari dignita'" con i licei prefigurata
nella legge n. 53: troppa sarebbe la sproporzione dimensionale (90
contro 10%), sociale (aspettative delle famiglie assai differenti), e
anche di qualita' formativa, inevitabilmente schiacciata sulla valenza
pratico-addestrativa.

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