Tuttoscuola-Il piano finanziario/1: l'Anci ne esce con un pugno di mosche?
Il piano finanziario/1: l'Anci ne esce con un pugno di mosche? La battaglia degli enti territoriali sulle risorse finanziarie per la riforma, con i Comuni in prima fila, ha infatti prodotto solo ...
Il piano finanziario/1: l'Anci ne esce con un pugno di mosche?
La battaglia degli enti territoriali sulle risorse finanziarie per la riforma, con i Comuni in prima fila, ha infatti prodotto solo un incontro in sede tecnica, svoltosi lo scorso 5 ottobre, nel quale il Miur ha riproposto lo stesso piano finanziario approvato in via preliminare il 12 settembre 2003 e mai presentato ufficialmente alla Conferenza unificata.
Comunque un fatto nuovo è stato registrato: il Miur ha sostenuto in una lunga ed articolata lettera ufficiale che il piano programmatico-finanziario non è preliminare all'adozione dei diversi decreti attuativi della 53.
Il piano finanziario, perciò, non sarebbe lo strumento per dare coerenza, coordinamento e programmazione ai vari provvedimenti attuativi, ma solo la programmazione di possibili investimenti e compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie, per iniziative a sostegno della riforma, volte a dare alla stessa maggiore penetrazione e qualità. Ne consegue, ha affermato il Miur, che potrebbe ben essere approvato nell'arco temporale dell'esercizio della delega.
Un piano quindi che potrebbe far seguito ai decreti attuativi e non anticiparli. Con questa premessa, la riunione non poteva che registrare un incremento esponenziale della tensione che ormai rappresenta una costante nei rapporti con le autonomie territoriali.
Ne è una conferma il comunicato del giorno successivo con il quale l'Anci contesta questa interpretazione che "sottrae, di fatto, ad un processo concertativo, la discussione sulla riforma del sistema d'istruzione nella sua globalità, ritenendo che le autonomie territoriali possano essere interpellate, di volta in volta, su singoli provvedimenti che vengono proposti dal Miur senza alcuna definizione delle priorità, delle risorse, del quadro complessivo degli interventi"; e conclude "constatando l'insorgenza di un nuovo problema, legato alla stessa interpretazione della natura del piano finanziario previsto dalla legge quadro (attuazione della legge o iniziativa di supporto alla stessa?)".
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