Tuttoscuola: Il Parlamento chiede nuove risorse per i bilanci delle scuole.
Questa volta a farsi carico della drammatica situazione sono stati diversi parlamentari, di maggioranza e opposizione, che hanno posto interrogazioni al ministro Padoa-Schioppa e al collega Fioroni
Bergamo, Cremona, Modena, Brescia, Como sono alcune delle tante
province da cui provengono veri e propri bollettini di guerra per i
debiti contratti dalle scuole statali e un help disperato per far
fronte alle emergenze finanziarie attuali.
Questa volta a farsi carico della drammatica situazione sono stati
diversi parlamentari, di maggioranza e opposizione, che hanno posto
interrogazioni al ministro Padoa-Schioppa e al collega Fioroni,
documentando la pesante situazione debitoria di centinaia di scuole e
chiedendo interventi straordinari di finanziamento (un decreto legge?)
per coprire le migliaia di euro di debito contratti in questi ultimi
anni e per fronteggiare dignitosamente le gestioni quotidiane attuali
(supplenze, tassa rifiuti, ecc.). A fine marzo era stata votata alla
Camera una risoluzione che impegnava il Governo ad "assumere
provvedimenti per finanziare i debiti pregressi gia' evidenziati dal
monitoraggio effettuato, al 31 dicembre 2006 dal Ministero della
Pubblica Istruzione" e a "definire un piano di erogazione programmata
delle risorse necessarie relative agli esercizi precedenti, in modo da
consentire agli Istituti l'accertamento formale dei relativi residui
attivi, la regolarizzazione dei bilanci, l'accesso ad anticipazioni di
cassa da parte degli istituti di credito".
Risoluzione, a quanto sembra, caduta nel vuoto, mentre nei giorni
scorsi a Roma l'incontro dell'Amministrazione scolastica (erano
presenti anche due direttori generali del ministero) con tutti i
dirigenti scolastici ha messo a nudo una realta' che sembra senza via
di uscita e che richiede provvedimenti straordinari che non siano i
ventilati ricorsi agli autofinanziamenti dei genitori.
Mentre docenti, dirigenti scolastici e famiglie restano in attesa di
nuovi fondi eventualmente tratti dal "tesoretto" di cui tanto si
parla, Vincenzo Alessandro, segretario regionale Cisl-Lazio, lancia la
proposta di "trasferire le risorse eccedenti da una regione
all'altra". Per esempio dalla Campania, aggiunge Alessandro, "dove non
si riescono a spendere tutti i fondi assegnati".