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Tuttoscuola: I primi 100 giorni del ministro Fioroni/1. Fine della luna di

Fioroni risponde cosi' ai sindacati : il contributo delle organizzazioni sindacali e' fondamentale. Gli stimoli e i pungoli sono ben accetti, ma le agende dei compiti che spettano al ministro le stila il ministro".

04/09/2006
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Tuttoscuola

I segnali sono indiretti, a volta nascosti tra le righe o bisognosi di
interpretazione, ma sono numerosi e convergenti: sembra proprio che la
"luna di miele" di cui ha potuto beneficiare sul fronte sindacale il
ministro Fioroni nei primi 100 giorni del suo mandato stia per finire.
Significativi appaiono per esempio accenni, come quello contenuto in
una nota della FLC-CGIL sulla nuova Direttiva Invalsi, agli "effetti
perversi che si hanno quando si interviene solo con l'ormai famoso
cacciavite" (www.flcgil.it), o la minaccia, non tanto larvata, di
riservare al ministro Fioroni lo stesso trattamento rivolto in
precedenza alla Moratti se non verranno mantenute le promesse di
assunzione dei precari e di adeguamento degli stipendi. "Diversamente
la risposta della categoria sara' forte e immediata", dice la CISL
Scuola (www.cislscuola.it), mentre la Gilda si spinge a parlare di
"orizzonte oscuro per la scuola" (www.gildains.it).
E cosa succedera' se i boatos riguardanti l'intenzione del ministro
Padoa Schioppa di modificare in senso europeo il rapporto
docenti-allievi troveranno conferma? Ricordiamo che, malgrado
propositi non dissimili, anche i ministri Berlinguer e Moratti (e un
illustre predecessore di Padoa Schioppa al Ministero del Tesoro,
Beniamino Andreatta) si sono dovuti rassegnare alla sostanziale
conferma dell'anomalia italiana in materia: 10 allievi per docente,
poco piu' o poco meno, contro i circa 14 della media europea.
Del resto dietro quel rapporto si nascondono numeri da capogiro:
portarlo ad esempio a 11 significherebbe ridurre il numero degli
insegnanti di circa 80.000 unita'.
Ad ogni modo Fioroni risponde cosi' ai sindacati nell'intervista che
uscira' nel numero di settembre di "Tuttoscuola": "il contributo delle
organizzazioni sindacali e' fondamentale. Gli stimoli e i pungoli sono
ben accetti, ma le agende dei compiti che spettano al ministro le
stila il ministro".


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