Tuttoscuola-I DS puntano alla restaurazione dopo la Moratti

I DS puntano alla restaurazione dopo la Moratti

Oltre all'autonomia delle scuole, alla valorizzazione della creatività e della professionalità dei docenti, cosa c'è nel futuro della scuola italiana riformata per la terza volta, come progettano i DS per bocca di Andrea Ranieri?

Intervenendo nel Forum di Rete Scuole, Ranieri indica un primo elenco di obiettivi strategici da introdurre nel sistema scolastico nazionale riformato dopo l'abrogazione della legge Moratti.

Il primo impegno è quello di un investimento forte sugli asili-nido, per dare risposta alle esigenze delle famiglie che stanno alla base della spinta all'anticipo nella scuola dell'infanzia.

Va riaffermato, secondo i DS, il valore educativo degli istituti comprensivi per "evitare il salto brusco e non guidato fra la scuola elementare e la scuola media, in cui si annida - sempre secondo l'esponente DS - la causa fondamentale del peggioramento delle capacità di apprendimento di tutti i nostri bambini".
Il tempo pieno previsto dall'art. 130 del Testo Unico dovrebbe tornare alla precedente regolazione.
Anche l'obbligo scolastico tornerebbe ad essere quello previsto dalla legge 9/1999 per il primo biennio delle superiori. Un ampio deja vu, insomma.

E cosa fare dell'istruzione e formazione professionale che la riforma della Costituzione, voluta proprio dai DS con la legge n. 3/2001, è ora nella competenza esclusiva delle Regioni?
"Occorre superare dice Ranieri - la logica del "duale", affermando accanto al sistema liceale e a quello della formazione professionale, la validità degli Istituti Tecnici e Professionali non riducibili allo schema Moratti-Bertagna". Un'idea di triciclo per il secondo ciclo di istruzione che non chiarisce però quali istituti attuali dovranno finire nel sistema regionale di istruzione e formazione.