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Tuttoscuola: Fioroni: ma la scuola ha gia' dato.

Forse non chiedera' troppi fondi aggiuntivi a Padoa Schioppa, ma Fioroni ha escluso seccamente che nella Finanziaria possano essere contenuti tagli al bilancio della Pubblica Istruzione

18/09/2006
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Tuttoscuola

Forse non chiedera' troppi fondi aggiuntivi a Padoa Schioppa, ma
Fioroni ha escluso seccamente che nella Finanziaria possano essere
contenuti tagli al bilancio della Pubblica Istruzione ("Io faccio il
medico, di solito i tagli li ricucio", ha detto). Caso mai si potra'
fare qualche "razionalizzazione delle spese che non riguardano la
centralita' dello studente", ha aggiunto, incontrando studenti e
docenti a San Lazzaro di Savena (Bologna), dove era accompagnato dal
viceministro Bastico, ex assessore all'istruzione proprio nella
Regione Emilia-Romagna.
Tornano le "razionalizzazioni", delle quali si comincio' a parlare
dagli anni ottanta. La piu' famosa (e meno confermata dai fatti) fu
quella che doveva accompagnare l'attuazione del contratto scuola del
1988, operazione condotta in prima persona dall'allora ministro della
Funzione Pubblica Cirino Pomicino (2000 miliardi di risparmi
preventivati, pare un centinaio realizzati).
Ma in quali settori si potra' "razionalizzare"? Il ministro in
un'ampia intervista al "Corriere della Sera" di domenica 17, ha
ricordato i tanti docenti (quantificati in 20.000) che non esercitano
piu' la funzione docente ma restano a carico del bilancio della
pubblica istruzione, e ha accennato anche a un recupero di efficienza
nel settore delle supplenze brevi che si potrebbe ottenere livellando
la spesa, oggi squilibrata, tra le diverse Regioni. L'idea e' che i
relativi fondi siano affidati direttamente alle scuole, assieme agli
altri a sostegno dell'autonomia (Fioroni vorrebbe passare dagli
attuali 100 milioni a "quasi un miliardo"), e che le scuole debbano
restare dentro il finanziamento assegnato. Insomma, si ripresenta
l'idea di dotare le scuole di un budget indiviso, da utilizzare sulla
base di scelte prioritarie locali, compresa la copertura delle
supplenze brevi. Una buona idea, finora mai tradotta in pratica.
Ma sul rapporto docenti-studenti, l'unico argomento che forse
interessa veramente Padoa Schioppa, Fioroni ha calato la saracinesca:
"e' il frutto di scelte di civilta'", ha detto, ricordando le 40 ore
nella materna, il raddoppio degli organici nella scuola dell'infanzia
fatta dal Parlamento, il tempo pieno e quello prolungato,
l'inserimento a scuola dei diversamente abili, e i 4.201 comuni
italiani di montagna con meno di cinquemila abitanti dotati di scuole.
"Lo ricordo a qualcuno. A chi parla di quel rapporto di uno a nove",
ha insistito nell'intervista al "Corsera". Un'allusione abbastanza
trasparente a Padoa Schioppa, che non si sentira' sollevato neanche
dall'idea di mettere in carico ad altri Ministeri a Amministrazioni i
20.000 docenti che Fioroni vorrebbe dismettere. Per lui, anzi, si
tratta di sostenere - in costanza di bilancio del MPI - un costo
aggiuntivo, stimabile in 5-600 milioni
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