Tuttoscuola: Fioroni: è ora dell'educazione alla serietà
"Non daremo più neanche un euro per i ‘progetti’, e 14 ‘educazioni’ sono inutili: ne basta una sola, l’educazione alla serietà".
"Non daremo più neanche un euro per i ‘progetti’, e 14 ‘educazioni’ sono inutili: ne basta una sola, l’educazione alla serietà". E ancora: "non è accettabile che molti adulti non sappiano fare una moltiplicazione a mente oltre il numero cinque e che, come è risultato da un sondaggio, il 18% pensi che Pistoia sia nel Nebraska".
Non è mancata la verve nel discorso che il ministro Fioroni ha rivolto ai quadri della Cisl scuola, intervenuti al convegno nazionale promosso dal sindacato sul tema "Salario, giustizia e dono: il lavoro dell’insegnante". Ma l’applauso è arrivato soltanto alla fine, quando il ministro ha riconosciuto, prendendo spunto dalla relazione d’apertura svolta dal prof Marcel Hénaff (Università di California-San Diego), che il mestiere dell’insegnante è tanto importante e delicato quanto socialmente sottostimato a mal retribuito.
Era difficile, peraltro, strappare applausi a una platea di sindacalisti che avevano da poco proclamato uno sciopero nazionale unitario triconfederale (si svolgerà il 27 ottobre, con l’adesione anche della Gilda) per protestare proprio contro l’assoluta carenza delle risorse reperite dal Governo per finanziare il rinnovo contrattuale per il biennio 2008-2009.
Così ha avuto buon gioco Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola, che tirando le conclusioni del convegno ha messo l’accento sulla distanza che separa il generale, ma astratto e teorico riconoscimento del ruolo determinante degli insegnanti per il progresso civile e anche economico del Paese (aspetto sottolineato da Piero Cipollone, esperto di Bankitalia e commissario straordinario INVALSI), dalla concreta condizione di quasi indigenza e di frustrazione professionale nella quale essi si trovano ad operare.