Tuttoscuola-Finanziaria 2005/2. Il rebus dei docenti specialisti
Finanziaria 2005/2. Il rebus dei docenti specialisti A proposito di questo rientro di specialisti su posto comune che sta ancora preoccupando le organizzazioni sindacali, c'è da osservare che il...
Finanziaria 2005/2. Il rebus dei docenti specialisti
A proposito di questo rientro di specialisti su posto comune che sta ancora preoccupando le organizzazioni sindacali, c'è da osservare che il recupero di questi posti poteva anche trovare una giustificazione se fosse stato deciso che il taglio doveva andare di pari passo con la specifica formazione di altri docenti già in servizio: una forma di compensazione per mantenere intatto il livello di offerta dell'insegnamento della lingua inglese o comunitaria.
Ma questa parallelismo purtroppo non è possibile rinvenirlo nel maxi emendamento che al comma 133 testualmente dispone: "Al fine di realizzare quanto previsto dal presente comma, la cui applicazione deve garantire il recupero all'insegnamento su posto comune di non meno di 7100 unità per ciascuno degli anni scolastici 2005-2006 e 2006-2007, sono attivati corsi di formazione in servizio, nell'ambito delle annuali iniziative di formazione del personale docente... Il Ministero della istruzione...adotta ogni idonea iniziativa per assicurare il conseguimento del predetto obiettivo". La riduzione dei previsti 14.200 posti di specialista sembra poco probabile, perché la stessa legge finanziaria non prevede stanziamenti appositi per la formazione di docenti specializzati in lingua straniera, accontentandosi delle risorse (insufficienti) già stanziate per l'aggiornamento annuo del personale.
Senza risorse finanziarie apposite non vi può essere formazione di specializzati; senza specializzati non vi può essere rientro degli specialisti. Poiché la previsione di quei 14.200 posti non può essere virtuale (senza contare che attualmente gli specialisti - circa 13 mila - sono meno di quelli che dovrebbero rientrare), in quanto il risparmio di spesa è destinato a concorrere alla copertura finanziaria delle riduzione delle tasse o a finanziare, probabilmente, il fondo ordinario delle Università, ne deriva che l'organico della scuola elementare dovrebbe subire la contrazione dei posti pattuita con il Ministero della economia. "Se non è zuppa, è pan bagnato".
tuttoscuola.com lunedì 20 dicembre 2004