FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3792001
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tuttoscuola-Ciampi e Fazio: investire nella scuola

Tuttoscuola-Ciampi e Fazio: investire nella scuola

Ciampi e Fazio: investire nella scuola Due autorevoli voci si sono levate, nei giorni scorsi, per sostenere l'importanza strategica degli investimenti in istruzione, quella del presidente Ciampi ...

06/12/2004
Decrease text size Increase text size
Tuttoscuola

Ciampi e Fazio: investire nella scuola

Due autorevoli voci si sono levate, nei giorni scorsi, per sostenere
l'importanza strategica degli investimenti in istruzione, quella del
presidente Ciampi e quella del governatore della Banca d'Italia Fazio.
Quest'ultimo, in particolare, ha sottolineato che "negli Stati Uniti,
la nazione industrializzata piu' importante, il 95% della ricchezza e'
costituito da quello che si chiama capitale umano", il quale si
accresce soltanto con l'istruzione, in particolare quella dei giovani.
Fazio si riferiva ai Paesi in via di sviluppo (parlava ai salesiani
che vi operano), ma l'opposizione ha raccolto il suo appello per
attaccare il governo. La sen. Acciarini, capogruppo Ds nella
commissione Istruzione del Senato, ha invitato la maggioranza a
eliminare dalla Finanziaria 2005 i tagli che colpiscono la scuola
(supplenze brevi e insegnanti specialisti di inglese) e la ricerca di
base, e ad aumentare la spesa per la riforma della scuola (i 110
milioni stanziati dovrebbero essere "almeno dieci volte tanto") e per
l'universita'.
Ma al di la' delle polemiche contingenti, sarebbe bene cercare di
rispondere al seguente quesito: l'Italia spende poco per l'istruzione,
o spende male? Stando ai dati comparativi raccolti dall'OCSE nel
rapporto "Education at a glance" del 2004, l'Italia e' nella media per
l'incidenza della spesa per l'istruzione sul PIL (attorno al 5%), ma
spende decisamente male: ha il piu' alto numero di insegnanti a
parita' di allievi (ma li paga male e non offre loro una carriera); ha
piani di studio e orari di lezione tra i piu' pesanti, ma gli allievi
ottengono pessimi risultati in comprensione della lettura, matematica
e scienze, come mostra la ricerca PISA; ha tuttora un elevato tasso di
dispersione nella fascia 14-18 anni. Eppure la spesa per allievo di
scuola primaria (6783 dollari USA) e' molto superiore alla media OCSE
(4850), e analoga situazione si riscontra a livello di scuola
secondaria (8258 dollari con una media OCSE di 6510).
Ci sono quesiti che meriterebbero una seria attenzione bipartisan:
servono davvero 30, 33, 36 ore settimanali per gli allievi? Servono
davvero tutte le materie (con orari settimanalizzati) che affollano i
piani di studio delle nostre scuole? Non sarebbe meglio cercare di
fare meno cose, in meno tempo, con un numero semmai minore di
insegnanti ma pagati e preparati meglio? A noi sembra che queste
domande non siano ne' di destra ne' di sinistra, ma che (purtroppo)
ne' la destra ne' la sinistra siano in grado di dare risposte
convincenti.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL