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Tuttoscuola: 1. Prime mosse del governo: rimodulare la Moratti, con juicio

In sostanza sara' bloccato il decreto 775/2006 sulla sperimentazione del secondo ciclo a partire dal 1° settembre 2006 e sara' rivisto profondamente il decreto legislativo n. 226, una volta che il Governo abbia definito le scelte da farsi, previa una ampia consultazione del mondo della scuola e non solo

29/05/2006
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Tuttoscuola

"I Ministri competenti, infine, provvederanno alla rimodulazione dei
tempi di attuazione del 2° ciclo della Riforma della scuola e alla
correzione dei Decreti sulle nuove classi di laurea e sulla
programmazione triennale 2007-2009".
Cosi' si conclude la breve nota inviata da Vannino Chiti, ministro per
i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, ai Presidenti del Senato
Franco Marini, e della Camera Fausto Bertinotti, per informarli delle
prossime mosse del Governo ai fini della predisposizione del
calendario dei lavori parlamentari.
Per quanto riguarda l'istruzione, per la verita' (a differenza di
quanto previsto per altri settori, dalla politica estera alla
giustizia), non si accenna a provvedimenti legislativi: con l'elegante
formula della "rimodulazione dei tempi" si fa capire che il "ministro
competente" Fioroni si limitera' per il momento ad operare attraverso
lo strumento dei decreti ministeriali.
In sostanza sara' bloccato il decreto 775/2006 sulla sperimentazione
del secondo ciclo a partire dal 1° settembre 2006 e sara' rivisto
profondamente il decreto legislativo n. 226, una volta che il Governo
abbia definito le scelte da farsi, previa una ampia consultazione del
mondo della scuola e non solo.
Anche l'estensione formale del diritto-dovere ai primi tre anni degli
istituti di istruzione secondaria superiore a partire dall'anno
scolastico 2006/2007, prevista dall'art. 28 del decreto 226, sara'
bloccata.
Per il momento, dunque, non e' in calendario l'abrogazione della
intera legge n. 53/2003, che richiederebbe un difficile passaggio
parlamentare. E' indispensabile procedere ad una rilettura della legge
delega n. 53/2003 che all'articolo 2 ha previsto un "unico sistema
educativo di istruzione e formazione" ed un altrettanto unico "secondo
ciclo di istruzione e di formazione", articolato al proprio interno
come prevede la stessa norma, in due sottosistemi "dell'istruzione
liceale" e "dell'istruzione e formazione professionale". Forse e' su
questo che bisogna ragionare per dare attuazione all'elevazione
dell'obbligo scolastico a 16 anni prevista dal programma dell'Unione.


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