Troppi 100 e lode al Sud: il ministero taglia il bonus per i cervelloni della maturità
premio per i ragazzi che hanno condotto esami impeccabili e per una carriera scolastica con voti altissimi decurtato di quasi un quinto rispetto all'anno precedente e di oltre un quarto rispetto alla dotazione iniziale. Ora è di 370 euro
Salvo Intravaia
TROPPI 100 e lode al Sud e il ministero taglia il bonus per i cervelloni della maturità. Sarà soltanto una coincidenza, ma dopo la polemica della scorsa estate sugli esiti degli esami di stato della secondaria, il premio a favore dei super bravi scende a 370 euro, il valore più basso da quando venne istituito. E non mancano le proteste delle organizzazioni studentesche che domani scendono in piazza contro la Buona scuola. Qualche giorno fa, il Miur ha pubblicato la circolare che fissa la quota a favore degli studenti che la scorsa estate si sono diplomati con il massimo dei voti. Un po' a sorpresa, il premio per i ragazzi che hanno condotto esami impeccabili - 15 quindicesimi in tutti e tre gli scritti e 30 trentesimi all'orale - e per una carriera scolastica all'insegna di voti altissimi (media finale tra il 9 e il 10), per il 2015/2016, è stato decurtato di quasi un quinto rispetto all'anno precedente e di oltre un quarto rispetto alla dotazione iniziale.
Il premio per i big della maturità è stato istituito nel 2007 dall'allora ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, in occasione di alcune modifiche apportate all'esame finale introdotto dieci anni prima dal collega Luigi Berlinguer: 500 euro dapprima in denaro e successivamente da spendere per l'accesso a biblioteche, musei, luoghi di cultura o viaggi di istruzione ed altro. Cifra che fino all'anno scolastico 2012/2013 rimase di 500 euro. Ma che l'anno dopo subì un taglio del 10 per cento: 450 euro a cervellone. Per arrivare a 370 euro quest'anno. Lo scorso mese di luglio viale Trastevere pubblicò i risultati dell'ultima maturità mettendo in evidenza che su 5.133 diplomati con 100 e lode oltre metà - 2.790, pari al 54 per cento del totale - ha sostenuto gli esami in una regione meridionale. Con record per la Puglia che da sola vanta ben 934 fenomeni, pari a quasi tutti - 1.282 in tutto - quelli delle regioni settentrionali.
Un dato che, secondo coloro che sostengono che al Sud i professori sarebbero di manica molto larga nell'attribuire i voti, è anomalo. Anche perché i risultati dei test Invalsi - che per le scuole superiori vengono somministrati alle seconde classi - collocano gli studenti meridionali nelle posizioni di retrovia. Per Francesca Picci, dell'Unione degli studenti è ora di dire basta col premio a favore dei cervelloni. "Si stanno investendo 2,3 milioni di euro - spiega la studentessa - su un progetto che, oltre ad essere paradossale in un paese in cui non vi è una legge nazionale sul diritto allo studio, accentua fino all'inverosimile disuguaglianze e classificazione sociale. Si promuove, ancora una volta, la concezione elitaria della cultura- competizione e la meritocrazia che intacca la possibilità di ogni singolo studente di accedere all'istruzione a prescindere dalle condizioni di partenza".
A stretto giro la replica del Miur: "La diminuzione del bonus destinato ai ragazzi con 100 e lode - dice il ministero - è legato ad un vero e proprio boom di votazioni massime che si è registrato all'ultimo esame in tutto il Paese. Non solo al sud. Le lodi sono state infatti 5.200 quest'anno contro le 3.200 del 2015. Le risorse
destinate ai 100 e lode sono passate da circa 1.4 mln del 2015 a 1.9 per quest'anno. Sono dunque aumentate. Ma l'incremento, che viene inserito in un capitolo di bilancio stanziato molto prima degli esami, non è bastato a coprire il forte aumento di lodi di quest'anno"