FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3896900
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Troppe 6 ore in più di lavoro Il governo studia l’alternativa

Troppe 6 ore in più di lavoro Il governo studia l’alternativa

La rivolta delle cattedre

22/10/2012
Decrease text size Increase text size
La Stampa

FLAVIA AMABILE ROMA

E i professori fanno il «flash mob» Ieri mattina centinaia di docenti hanno dato vita ad un flash mob sulle scalinate del ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere, a Roma. Senza simboli politici o di sindacati, i docenti si sono radunati con cartelli che hanno spiegato come le ore di lezione sono solo una parte del lavoro svolto. Non sono mancate le «carote di protesta» a ricordare la manifestazione della scorsa settimana degli studenti

In queste ore al ministero stanno studiando ipotesi alternative perché si è capito che l’aumento di sei ore delle lezioni in classe degli insegnanti è una misura poco difendibile sia politicamente che tecnicamente. Nelle scuole si sta preparando una rivolta di proporzioni finora mai viste, che coinvolge professori che finora non erano mai scesi in piazza e che hanno deciso di organizzarsi lontano da tessere di partito o di sindacati.

Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo aveva già mostrato i primi segnali di apertura la scorsa settimana affermando di essere «certo che il confronto parlamentare sarà all’altezza del difficile compito che ci spetta, con l’obiettivo comune di consegnare all’Italia una scuola migliore, più europea, per studenti ed insegnanti. Per questa ragione ogni suggerimento ed eventuale modifica all’interno dei vincoli di bilancio votati dallo stesso Parlamento, sarà il benvenuto».

Nessun accanimento contro i prof e la scuola, insomma. Si può intervenire anche su altro, l’importante è far quadrare i conti e si sta lavorando per riuscirci. D’altra parte i tempi stringono e la conferma è arrivata anche da Piero Giarda, ministro per i Rapporti con il Parlamento, sottolineando la disponibilità del Miur a «rivedere, d’accordo con i gruppi parlamentari, la proposta contenuta nel ddl». Lo stesso promette il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi-Doria che scrive: «Troveremo una soluzione diversa per la legge di stabilità».

Saldi invariati: questa è la parola d’ordine, sottolinea anche il ministro Giarda. E per il Miur vuol dire capire come risparmiare 180 milioni di euro nel 2013, 173 milioni per il 2014, e 237 milioni per il 2015, molto meno di quello che si preparava a incassare il ministero dell’Economia con l’aumento delle ore di lezione dei prof e la cancellazione delle supplenze dei precari dalle scuole.

Dove trovare in alternativa i risparmi richiesti? Lo si capirà nei prossimi giorni. Nel frattempo il ministro Profumo auspica una maggiore flessibilità nel lavoro degli insegnanti, con prof che lavoreranno di meno ed altri che lavoreranno di più. Se ne discuterà il prossimo anno, forse in una Conferenza della scuola per avviare la trattativa del nuovo contratto.

In prospettiva, insomma, i professori dovranno lavorare 24 ore ma ci si arriverà in tempi molto più lunghi e con modalità meno rigide di quelle definite da una legge di stabilità. Si punta ad una riforma radicale dell’orario che non deve coincidere con l’attività didattica nelle classi ma andare a comprendere anche la programmazione didattica, i rapporti con le famiglie, il recupero delle carenze, la promozione delle eccellenze.

Ma i prof vogliono risposte subito e chiedono soprattutto che sia cancellato l’aumento di ore di lezione. E sono scesi sul piede di guerra. Sabato alcuni insegnanti hanno organizzato un’iniziativa di protesta spontanea andando a correggere i compiti davanti alla

Camera dei Deputati. Ieri mattina si sono ritrovati davanti al Miur per un flashmob che ha bloccato il traffico per un’ora. Da oggi si continua con un dimezzamento dell’attività didattica in molti licei. Ci saranno insegnanti che interromperanno l’ordinaria attività didattica senza indicare una data per la ripresa: staranno in classe senza fare lezione, il che vuol dire uno stop alle interrogazioni, ai compiti in classe, gite scolastiche, attività pomeridiane.

 


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL