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Tribuna di Treviso-Scuola: ultimo atto della riforma Moratti

Scuola: ultimo atto della riforma Moratti Il secondo ciclo sarà articolato in otto istituti con due percorsi "di pari dignità" MONICA VIVIANI ...

19/01/2005
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La Tribuna di Treviso

Scuola: ultimo atto della riforma Moratti
Il secondo ciclo sarà articolato in otto istituti con due percorsi "di pari dignità"
MONICA VIVIANI


MILANO. Otto licei, un percorso parallelo per chi sceglie la formazione professionale e poi ancora: stage e tirocini nonchè i già noti "tutor". Con lo schema di decreto legislativo per le superiori, il ministro Letizia Moratti firma l'ultimo atto della sua riforma della scuola.
Disegnato da oltre duecento esperti chiamati a raccolta dal ministro dell'Istruzione, la bozza di decreto per la riforma del secondo ciclo è stata presentata ieri sul sito internet del ministero. Lo schema sottolinea che il secondo ciclo di istruzione è costituito dai licei e dall'istruzione e formazione professionale che hanno "pari dignità", sono dotati di autonomia didattica, organizzativa, finanziaria nonché di ricerca e rispondono all'esigenza di garantire 12 anni di istruzione o formazione professionale fino al compimento del diciottesimo anno di età.
I licei diventano 8. Secondo lo schema di decreto i nuovi percorsi liceali saranno attivati gradualmente a partire dall'anno scolastico 2006-2007. Cinque licei (classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico) saranno senza specializzazioni mentre tre avranno indirizzi specialistici. Questi ultimi saranno: il liceo artistico (arti figurative; architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia): il liceo economico (economico-aziendale; economico-istituzionale); e quello tecnologico (meccanico, elettrico ed elettronico, informatico e della comunicazione, chimico e biochimico, sistema moda, agrario, costruzioni e territorio, trasporti). Dureranno cinque anni e sono articolati in un sistema 2+2+1 con un esame di Stato conclusivo il cui superamento è necessario per accedere all'università. E' prevista una valutazione, periodica e annuale, che riguarderà profitto e condotta. Ai fini della validità dell'anno è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato complessivo. Quanto all'orario sono previsti insegnamenti obbligatori, opzionali obbligatori e opzionali facoltativi.
Riecco il "tutor". E' prevista nei licei la figura dell'insegnante tutor, la possibilità di stipulare contratti ad hoc con esperti e la permanenza dei docenti nella sede di titolarità almeno per un periodo didattico.
Studio personalizzato. Un altro "fondamentale punto caratterizzante" è per il ministro Moratti quello della personalizzazione dei percorsi di studio. "Essa permette - spiega - una flessibilità e un arricchimento dell'offerta formativa attraverso lezioni aggiuntive e approfondimenti a scelta dello studente".
Formazione professionale. Dall'anno scolastico 2006-2007 le competenze relative a questo tipo di percorso sono gradualmente trasferite alle Regioni. I ragazzi potranno scegliere tra percorsi triennali, che si concludono con il conseguimento di una qualifica professionale (saranno individuati specifici profili professionali sulla base dei fabbisogni del territorio), e percorsi quadriennali, che consentono di ottenere un diploma professionale. E' previsto un orario complessivo annuale obbligatorio dei percorsi formativi di almeno 990 ore annue, di cui tre quarti a frequenza obbligatoria, destinando almeno il 25% all'apprendimento in contesti di lavoro. Le Regioni assicureranno, infine, che le istituzioni formative abbiano alcuni requisiti: rispetto dei contratti di lavoro del personale dipendente, accettazione di controlli pubblici, completezza dell'offerta formativa, disponibilità di laboratori, capacità di progettazione e realizzazione di stage e tirocini. Anche gli studenti del percorso di formazione professionale (quadriennale) potranno infine accedere all'università previa frequenza di un corso annuale.
Stage per tutti. Gli studenti di licei e formazione professionale avranno la possibilità di effettuare stage e tirocini: "Agli studenti di entrambi i percorsi - ha spiegato il ministro - sarà data questa possibilità in modo da confrontarsi con la società e con il mondo del lavoro".
Per chi cambia idea. Se strada facendo gli studenti si accorgeranno di aver fatto una scelta sbagliata potranno rimediare: "I percorsi liceali e i percorsi di formazione professionale - assicura il ministro Moratti - avranno pari dignità, in quanto il profilo educativo e culturale a conclusione degli studi sarà il medesimo. Tutti gli studenti, assistiti dagli insegnanti potranno passare da un sistema all'altro in qualsiasi momento, grazie a un sistema di crediti e di certificazioni per qualsiasi segmento del secondo ciclo frequentato con esito positivo, e accedere all'università". Ci sarà quindi la possibilità di cambiare percorso tra i licei, all'interno dei licei e anche passando dai licei all'istruzione e formazione professionale e viceversa.
Sui banchi fino a 18 anni. Illustrando in generale la filosofia che ispira il provvedimento, la Moratti sottolinea che il nuovo impianto "si propone quattro primari obiettivi: consolidare e innalzare i livelli culturali sia nei licei sia nell'istruzione e formazione professionale; superare la disuguaglianze sociali perpetuate dall'attuale sistema educativo, garantendo pari opportunità di scelta a tutti gli studenti, anche a coloro che provengono da famiglie economicamente e socialmente più deboli; garantire, grazie a una maggiore libertà di scelta, un maggiore successo formativo per tutti; contrastare il fenomeno della dispersione scolastica elevando l'obbligo scolastico fino al diciottesimo anno di età".
Il ministro apre un forum. Sulla riforma della scuola superiore il ministro Moratti ha deciso di aprire un forum telematico "per garantire la massima trasparenza e partecipazione". La bozza è quindi "aperta al contributo di tutti" spedendo una e-mail al sito del ministero www.istruzione.it. "Invito tutti - conclude la Moratti - a considerare la forte valenza culturale del nostro progetto di ammodernamento della scuola italiana e a inviare proposte e suggerimenti per migliorarlo".


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