Tribuna di Treviso-Le scuole affidate ai supplenti
Il sindacato accusa: il tempo determinato fa risparmiare e distrugge la didattica e la credibilità della scuola pubblica Le scuole affidate ai supplenti Insegnanti: buco di 1800 post...
Il sindacato accusa: il tempo determinato fa risparmiare e distrugge la didattica e la credibilità della scuola pubblica
Le scuole affidate ai supplenti
Insegnanti: buco di 1800 posti e solo 260 assunzioni vere
Tra materne, elementari e superiori: il record è del Duca degli Abruzzi
Si è conclusa ieri la lunga operazione delle nomine degli insegnati a tempo determinato, eseguite nelle scuole-polo "Palladio" e "Da Vinci", per tutti gli istituti della Marca. Non accennano a placarsi, però, le polemiche scoppiate sul metodo di assegnazione dei punteggi di graduatoria che hanno arroventato l'estate del Csa (l'ex provveditorato) di Treviso.
Mentre comitati di insegnanti e sigle sindacali annunciano proteste e manifestazioni, Cgil, Cisl e Uil, dati alla mano, accusano: "C'è troppa precarizzazione nella scuola: la realtà è che un precario costa meno di un assunto, ma così si distrugge l'istruzione pubblica". "In tutta la provincia - dice Ermanno Rambaldi della Cgil - tra personale docente e non docente, ci sono 1800 posti vacanti che potrebbero benissimo essere convertirti in altrettante nomine in ruolo. Le assunzioni, invece, sono state solo 260. Tutti gli altri posti andranno a precari con contratti a tempo determinato. La volontà è chiara: destabilizzare la struttura dell'istruzione pubblica". I dati snocciolati sono significativi: "In tutta la provincia - spiega Rambaldi - per la scuola materna i posti vaganti erano 66, le nomine sono solo 13. La situazione è analoga per gli altri livelli di istruzione. Elementari: 403 posti, 89 nomine; medie: 160 posti, 37 nomine; superiori: 56 nomine per 195 posti vuoti. Il settore del sostegno, infine: 150 posti e solo 27 nomine. I dati parlano chiaro. Non è certo colpa del Csa o degli organi locali, ma della Moratti e della sua riforma scolastica". La scarsità di assunzioni a tempo indeterminato comporta, come conseguenza, un gran numero di insegnanti supplenti, che in questa settimana sono stati assegnati ai vari istituti della Marca. Fra i licei e gli istituti tecnici e professionali ce ne sono alcuni che, più di altri, si vedono "precarizzati" con un numero di insegnanti supplenti che supera la decina e, spesso, anche la ventina. Guardando i dati forniti dal Csa sulle disponibilità di contratti a tempo determinato, infatti, in ambito cittadino lo scettro di "istituto con più posti precari" è del Duca degli Abruzzi con 27 cattedre, seguito dal classico Canova con 19 e dall'alberghiero Alberini con 18. Se la cavano con poco, invece, lo scientifico Da Vinci e il Riccati/Luzzatti con 4 posti ciascuno. La situazione in provincia non è migliore, anzi. A spiccare questa volta è l'Industriale di Montebelluna con 26 cattedre, seguito a ruota dalle 23 del turistico Maffioli di Castelfranco e dalle 20 dell'Agrario Cerletti di Conegliano. Il liceo Scientifico Berto di Mogliano, invece, si ferma a 3. "Il problema - accusa Rambaldi - non è solo di carattere economico e lavorativo, ma anche e soprattutto educativo. In questo modo, infatti, la didattica va nel pallone e i ragazzi non possono avere lo stesso collegio docenti lungo tutto il loro percorso di studi. Non solo: gli stessi insegnanti fanno grossa fatica a progettare dei percorsi didattici interdisciplinari, proprio in virtù del fatto che ogni anno cambiano due o tre docenti. Questo va a penalizzare soprattutto le scuole elementari, dove, a nostro avviso, il poter collegare diverse materie darebbe degli ottimi risultati".
(Brenno Zuccarello)