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Tribuna DI tREVISO-Contro la Moratti, 13 mila in piazza

Pagina 21 - Cronaca Lunedì sciopero degli insegnanti e del personale non docente contro la riforma della scuola: a Treviso adesione generale Contro la Moratti, 13 mila in piazza ...

12/11/2004
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La Tribuna di Treviso

Pagina 21 - Cronaca
Lunedì sciopero degli insegnanti e del personale non docente contro la riforma della scuola: a Treviso adesione generale
Contro la Moratti, 13 mila in piazza
I professori contestano anche l'organico: "Insufficiente"
In molti hanno già prenotato il treno per la manifestazione a Roma. Contratto e stipendi sotto accusa


Cattedre vuote lunedì per lo sciopero nazionale degli insegnanti e del personale della scuola contro la riforma Moratti. La mobilitazione che culminerà in una grande manifestazione in piazza Navona a Roma, è stata proclamata dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. Uno sciopero concomitante è stato proclamato anche dal sindacato autonomo Gilda, che, sempre lunedì, organizza una manifestazione a Milano.
L'adesione prevista è ampia, probabilmente si fermeranno quasi tutti i 13 mila docenti e non docenti che lavorano nella scuola della Marca. Moltissimi istituti lunedì resteranno chiusi perché mancheranno anche i bidelli preposti all'apertura di cancelli. Sono numerosi quelli che hanno già prenotato il treno che partirà da Treviso domenica sera (ore 23,10) per partecipare alla manifestazione di Roma (prenotazioni presso Cgilscuola 0422-4091, Cislscuola 0422-412603, Uilscuola 0422-409924). "Questa lotta - spiegano i sindacati confederali - iniziata un mese fa con assemblee e la manifestazione in piazza dei Signori, testimonia la volontà di impedire i guasti della legge Moratti e la riaffermazione di un impegno forte per la scuola, come istituzione fondamentale per i diritti di cittadinanza". Nel mirino degli insegnanti tutti gli aspetti riorganizzativi previsti dalla riforma e i tagli ai finanziamenti e all'organico. Il nuovo anno scolastico nella Marca è iniziato con lo stesso organico nonostante l'aumento di 1.800 studenti. "Il trend di crescita è confermato anche nei prossimi anni - spiega Elena Galimberti della Cisl - dobbiamo opporci all'impoverimento della scuola pubblica voluto dal ministro Moratti". Sotto accusa anche la riduzione del tempo scuola (27 ore settimanali per tutti con 3 o 6 ore opzionali) e l'inserimento nel tempo pieno di 10 ore di mensa. A preoccupare gli insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado è poi la rivoluzione del tutor e la burocrazia del portfolio. Gli insegnanti chiedono il rinnovo del contratto economico scaduto da un anno e stipendi al passo con l'aumento del costo della vita. Si aggiungono le preoccupazioni di insegnanti e Ata precari. "Nel Veneto - denunciano - sono state effettuate quest'anno solo 1.272 immissioni in ruolo, ma poi è stato necessario stipulare ben 15.001 contratti di supplenza annuale per coprire gli effettivi posti vacanti. Gilda, nello sciopero concomitante, si oppone anche alla prospettiva dell'assunzione diretta da parte del dirigente scolastico". (m.s.)


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