Tribuna di Treviso-Cgil, Cisl e Uil sono compatte contro la Riforma Moratti
Cgil, Cisl e Uil sono compatte contro la Riforma Moratti m.s. No all'insegnante unico nella scuola elementare. Le segreterie Cgil e Cisl Scuola di Treviso, chiedono una mobilitazione all'inizio ...
Cgil, Cisl e Uil sono compatte contro la Riforma Moratti
m.s.
No all'insegnante unico nella scuola elementare. Le segreterie Cgil e Cisl Scuola di Treviso, chiedono una mobilitazione all'inizio dell'anno scolastico contro il decreto Moratti. "A fronte di allarmanti notizie riguardanti l'emanazione di un decreto legge con il quale il ministro Moratti di fatto by-passa l'autorità del parlamento e promuove la sperimentazione di parti della riforma nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare già dal settembre 2002", i confederali esprimono totale dissenso e preoccupazione per un'iniziativa "che nel brevissimo periodo porterà a una drastica riduzione degli organici, peraltro già iniziata, e, di conseguenza all'impoverimento della qualità della scuola statale". "Il previsto ritorno all'insegnante unico o comunque fortemente prevalente - scrivono in una nota i confederali - vanifica tutti gli aspetti formativi e valutativi che attualmente la scuola elementare offre con l'organizzazione modulare, svuotando ancor di più di significato la legge 148, voluta dal sindacato. Il taglio agli organici e la prevalenza di un insegnante unico preludono all'eliminazione di tutte le attività di laboratorio, di progetto, di sperimentazione, di recupero, di approfondimento e alla gerarchizzazione degli insegnamenti. Inoltre tutto il personale della scuola, insieme agli utenti, viene inaccettabilmente escluso da qualsiasi possibilità di proposta, dibattito ed elaborazione". "L'attuale contesto scolastico - continua il comunicato - con classi multietniche e con l'esigenza di una formazione complessa e pluralistica non viene preso in considerazione, azzerando una realtà formativa ed educativa efficace e riconosciuta anche a livello internazionale. Inoltre la nuova stesura dei programmi per la scuola dell'infanzia e per la scuola elementare, che richiederebbe studio, approfondimento e aggiornamento per tutto il personale della scuola e per l'utenza, diviene di fatto l'ambito pedagogico, culturale e didattico del quale la sperimentazione dovrebbe sostanziarsi. Ciò avviene con un'operazione autoritaria e verticistica che esclude i tempi per maturare anche minimi livelli di conoscenza. Se quanto oggi previsto dovesse trovare realizzazione a settembre 2002, chiediamo una mobilitazione per annullare tale provvedimento".