Tribuna di Treviso-Assalto ai licei, fuga dai professionali

Particolarmente penalizzati gli istituti tecnici in seguito alla riforma Moratti. Il Nordest dei periti e dei ragionieri lascia il posto ai laureati
Assalto ai licei, fuga dai professionali
In città si arriva a punte del 70 per cento, per scendere al 35 in periferia
Al classico Canova e allo scientifico Leonardo Da Vinci la parte del leone "Tiene" il pedagogico

Dopo la terza media tutti al liceo. La scelta degli studenti che concluderanno a giugno la scuola media, si legge in modo inequivocabile nei dati delle iscrizioni raccolte negli istituti della città e dell'hinterland. Sono finiti i tempi in cui la parte del leone era degli istituti tecnici, oggi le famiglie optano per il liceo mettendo in conto, quindi, anche l'università.
Nelle centralissime medie Stefanini sceglie il liceo, sia esso tradizionale o sperimentale, il 70 per cento degli alunni, la percentuale cala nell'hinterland: a Quinto si registra un 36 per cento di liceizzati e a Paese un 30. Il bacino degli istituti tecnici si sposta in periferia, in città non superano il 15 per cento. Le scuole professionali sembrano diventare sempre più meta dei figli degli immigrati.
Il trend trevigiano conferma i dati nazionali. Anche se il cambiamento risulta più repentino. Il Nordest dei periti e dei ragionieri lascia il posto dunque ai laureati? Il passaggio non è così semplice ed immediato. I presidi della scuola media inferiore commentano il fenomeno con cautela.
"Aumenta il numero di ragazzi che sceglie il liceo - osserva Giorgio Meo preside delle medie Stefanini - e calano gli istituti tecnici. Notiamo però un aumento di qualche unità negli istituti professionali per l'artigianato e il commercio, meta soprattutto degli studenti stranieri".
Alle medie Stefanini-Martini sono 16 i ragazzi che hanno scelto l'Ipsia Giorgi, altri 7 hanno scelto il professionale per il commercio Besta, 7 l'alberghiero Alberini e 7 i corsi professionali del Cfp di Lancenigo e del Turazza. Il trend è confermato anche alle medie Serena e Coletti.
A soffrire di più, in relazione anche ai numeri degli anni precedenti sono gli istituti tecnici al centro di un acceso dibattito provocato dalla riforma.
"Il calo nei tecnici - conferma Francesco Tammaro delle medie Serena - è compensato dalla tenuta dei professionali". Non gioca a favore dei Tecnici la riforma Moratti. "C'è in effetti un pò di confusione - sottolinea Giorgio Meo - ma non penso sia il fattore decisivo".
Tra i licei, la parte del leone in città la fa il classico, con indirizzo linguistico Canova: si sono iscritti qui 67 dei 248 alunni delle Stefanini, 61 dei 244 delle Serena e 18 dei 154 delle Coletti. Un'impennata si registra anche al liceo scientifico Da Vinci, a cui si iscrivono 54 alunni delle Stefanini, 35 delle Serena e 29 delle Coletti.
In periferia, alle medie di Paese, lo scientifico supera il classico con 20 iscrizioni contro le 10 del Canova. Dopo il boom degli anni scorsi si ridimensionano le iscrizioni ai licei pedagogico, linguistico, scientifico e delle scienze sociali del Duca degli Abruzzi, che comunque richiama 33 alunni dalle Stefanini, 41 dalle Serena e 25 dalle Coletti. Gli iscritti agli Itis non superano le 20 unità per istituto: al Fermi si iscrivono 14 alunni delle Stefanini, 7 delle Serena e 1 delle Coletti. Al Max Planck si contano 6 alunni delle Stefanini, 11 delle Serena e 6 delle Coletti, il numero sale a 14 alle medie di Paese.
(Michela Santi)