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Tribuna di REviso-Appello alla Moratti degli assessori regionali all'Istruzione -Ritiri la riforma, poi si discute"

Ritiri la riforma, poi si discute" Appello alla Moratti degli assessori regionali all'Istruzione ...

03/07/2005
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Ritiri la riforma, poi si discute"
Appello alla Moratti degli assessori regionali all'Istruzione


TRIESTE. "Prima il ritiro, poi il dialogo": è la richiesta degli assessori all' Istruzione e Formazione delle regioni italiane al Ministro dell' Istruzione, Letizia Moratti, a proposito del decreto legislativo del 27 maggio 2005 di riforma della scuola. Lo ha reso noto ieri, a Trieste, l'assessore regionale all'Istruzione del Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz.
Dopo aver ricordato che "l' interruzione del dialogo è stata causata dall' intervenuta approvazione, in via preliminare, in Consiglio dei ministri, dello schema di decreto senza alcuna consultazione delle regioni", gli assessori regionali hanno espresso "la volontà di riaprire il dialogo sul Decreto legislativo", ma anche che "la riapertura del confronto è comunque condizionata dal ritiro dello schema di decreto per riprendere l' auspicato dialogo finalizzato alla sua integrale rivisitazione". "La ripresa di un confronto corretto è l' unica possibilità - ha spiegato Antonaz - per il raggiungimento di una intesa forte su una materia di così grande rilievo sociale. Tale intesa consentirebbe di accelerare il processo di definizione e di approvazione dello schema di decreto, evitando un possibile futuro contenzioso costituzionale". Secondo gli assessori regionali, infatti, "il decreto legislativo è gravemente lesivo delle prerogative costituzionali delle Regioni nonchè delle competenze specifiche delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome e non tiene conto del trasferimento di competenze previsto dal decreto legislativo 112 del 1998 e del riformato Titolo V della Costituzione che riconosce alle Regioni la potestà di esercitare le competenze legislative e regolamentari in materia di istruzione e formazione dell' intero sistema educativo". Secondo gli assessori regionali - ha spiegato Antonaz - "un processo di forte condivisione istituzionale è garanzia della costruzione di un sistema educativo di istruzione e formazione che sia mantenuto nella sua uniarietà e non separato in due parti - una statale e una regionale - e garanzia di reale pari dignità di tutti i percorsi formativi". Infine, secondo gli assessori all' Istruzione e Formazione, "il quadro unitario è indispensabile per garantire certezze al mondo della scuola".


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