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Tirreno-Scuola, il sindacato vede nero

Scuola, il sindacato vede nero Precari tra errori in graduatorie e aspettative deluse Villa (Cgil): "Le famiglie se ne accorgeranno, è questione di giorni" ...

03/09/2004
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Il Tirreno

Scuola, il sindacato vede nero
Precari tra errori in graduatorie e aspettative deluse
Villa (Cgil): "Le famiglie se ne accorgeranno, è questione di giorni"


LIVORNO. "È solo questione di giorni, poi le famiglie se ne accorgeranno": Patrizia Villa, dirigente della Cgil scuola provinciale, è alle prese con l'inventario degli errori in graduatorie e assegnazioni delle cattedre ai docenti precari e vede decisamente nero. Di scuola, in salsa livornese, si è discusso alla Festa di Liberazione, presenti molti insegnanti e rappresentanti sindacali. Che hanno disegnato un inizio di anno scolastico a tinte davvero fosche: "La situazione è impossibile - ha detto ancora la rappresentante della Cgil - Ci sono correzioni in corso, aspettative deluse perché sono stati assegnati ruoli anche sui posti occupati, con nessuna possibilità di discutere gli organici. E ancora, tabelle cambiate, organici ristretti, classi al limite degli alunni, docenti spostati, riduzione delle ore per il sostegno". Sopra tutto questo si abbatteranno i ricorsi, a centinaia, che sono in procinto di essere presentati da chi non ha avuto un'assegnazione o la riceverà solo dai presidi: "Ripeto - avverte Patrizia Villa - è solo questione di giorni. Tra l'altro non sono ancora pronte, o non sono valide, le graduatorie di terza fascia per decine e decine di posti vacanti ancora da assegnare in base a queste graduatorie fatiscenti".
Per chi un posto ce l'ha - di ruolo da tempo, appena acquisito con il recente concorso oppure precario - le cose non vanno meglio. I collegi docenti che si tengono in questi giorni, prima che la campanella riporti gli studenti sui banchi, devono affrontare l'amletico dilemma tutor o non tutor, per decidere se applicare questa parte della riforma Moratti o respingerla al mittente rischiando le sanzioni già minacciate da Roma. "Già molti colleghi - ha spiegato Elettra Anghelinas del Cobas scuola - hanno approvato a giugno delibere in cui non indicavano alcun criterio per l'individuazione del docente cui assegnare la funzione tutoriale. E va ricordato che il contratto dei dirigenti scolastici non contempla il ricorso a sanzioni disciplinari nei loro confronti, a differenza da quanto minacciato dal ministero".
Tra chi si è già espresso, al grido di "siamo tutti tutor", ci sono i docenti della scuola media di Collesalvetti che con soli tre voti contrari hanno già preso posizione contro l'imposizione della figura del docente-tutor che studenti e colleghi. Tra i temi in discussione nei collegi degli insegnanti delle elementari, anche quello dei programmi "drasticamente ridotti", spiega il Cobas scuola: "Ma nessun collegio docente può imporci - precisa Anghelinas - cosa vogliamo insegnare. I programmi dell'85 sono ancora validi e noi insegnanti ci appelliamo all'articolo della Costituzione che ci garantisce l' "opzione individuale"".
Il Coordinamento nazionale per la difesa del tempo pieno ha indicato di organizzare proteste, volantinaggi e quanto altro la fantasia suggerisca per il primo giorno di scuola, diverso da regione a regione. Fissando, invece, nel primo ottobre (simbolica prima campanella per tante generazioni) la prima manifestazione contro la riforma Moratti. Ma dal pubblico presente al dibattito (numerosi anche i genitori) è arrivata una richiesta precisa a tutte le organizzazioni sindacali degli insegnanti: organizzare al più presto una manifestazione importante a Livorno che metta insieme, in un unico fronte, genitori, docenti, studenti e personale Ata. Alle prese - è stato ricordato nel corso del dibattito - con un radicale taglio dei posti. Al punto che sono molte le scuole livornesi, dalle elementari alle superiori, che non sono in grado di garantire la sicurezza degli studenti per il ridotto numero di figure non docenti effettivamente in servizio sui vari piani degli edifici scolastici.
D.F.


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