Tirreno-Riforma della scuola, è caos

Giulio Tonini
Riforma della scuola, è caos
Tra docenti e dirigenti c'è disorientamento Dubbi sulla gestione delle ore facoltative

CECINA. Ci sono ancora molti dubbi da parte degli addetti ai lavori nei confronti della riforma scolastica che dovrebbe partire dal prossimo anno e che riguarda ogni livello di istruzione. E' stato presentato infatti dal Consiglio dei Ministri uno schema di decreto che deve ancora passare dai pareri obbligatori dei gruppi parlamentari.
Per questo il corpo docenti delle nostre scuole ancora brancola nel buio e non sa come comportarsi di fronte a questo cambiamento. A livello locale le scuole ancora non hanno una linea di comportamento decisa. In particolar modo i dubbi riguardano la gestione delle ore facoltative proposte dal ministero, il cui impiego risulta un mistero.
"Per quanto riguarda la scuola elementare - dice Mauro Martelli, direttore delle elementari di Marina - è stato stabilito un orario curricolare di 891 ore annue, 27 settimanali, al quale si devono aggiungere le 99 ore facoltative, 3 settimanali, che la scuola deve offrire obbligatoriamente agli alunni, ma che le famiglie non sono tenute a far frequentare ai propri figli. Verrebbe così ufficialmente soppresso il tempo prolungato ed il tempo mensa, che viene a far parte del servizio docenti. In questo modo la mensa non viene più offerta in maniera obbligatoria ma rimane qualcosa di facoltativo e a discrezione della scuola stessa. Grazie alle ore facoltative e alla mensa comunque sia possono essere ricreate le condizioni per fare una sorta di tempo prolungato, lasciando di fatto invariata la situazione attuale. La cosa che mi preoccupa di più è il discorso sull'iscrizione anticipata, che mi potrebbe portare ad organizzare un anno tre classi prime e l'anno dopo una sola. Il mio istituto può contenere dieci classi in tutto. E io dove li metto tutti?"
"Questa riforma, che riguarda elementari e medie, rientra in un contesto più ampio che porta ad una rivoluzione del nostro sistema scolastico - continua Enzo Magazzini, direttore del secondo circolo di Rosignano Marittimo - che parte dalla scuola materna, la quale verrà ad assumere il nome di scuola della prima infanzia, e che vedrà la possibilità di iscrizione per i bambini che hanno già compiuto 2 anni e mezzo. A questa seguiranno la scuola di primo grado primaria e secondaria, che verrà a sostituire le medie inferiori e superiori. Soprattutto a questo serve la nuova figura del tutor, una persona che segue singolarmente i ragazzi e li aiuta nelle scelte future. Infatti questa riforma punta molto sulla capacità di seguire i singoli. A tal proposito ritengo molto positiva la creazione di un portfolio dello studente che riporta come in un archivio tutto il curriculum scolastico dello stesso. Penso che se non verranno tagliate le risorse questa riforma potrà risolvere molte problematiche riguardo alla scuola ed aiutare lo studente nella formazione professionale".
Questi entusiasmi vengono però un po' smorzati dalle parole dei docenti delle scuole medie. Bonini, vicepreside della scuola Galileo Galilei: "A me tutto sembra molto confuso, non si capisce cosa si deve fare e chi lo debba fare. Di certo per ora c'è soltanto la legge delega ed il resto rimane tutto su un piano teorico. Speriamo che a dicembre si possa sapere qualcosa di più preciso". Dice poi Giorgio Francesconi, professore delle medie di Palazzi: "Saranno tolti i tre tipi di scuola applicati finora per far posto ad uno solo. Oltre alle 27 ore settimanali noi docenti dovremo organizzare 6 ore settimanali di corsi facoltativi, ma ancora non sappiamo su cosa basarci e come comportarci. L'unica cosa che posso dire è che in noi c'è disorientamento".