Tirreno-Pistoia-Scuola, più alunni ma meno docenti

di Lara Loreti
Scuola, più alunni ma meno docenti
Allarme dei sindacati in vista dell'atteso aumento di iscrizioni

PISTOIA. Aumentano gli alunni nelle scuole pistoiesi, ma l'organico degli insegnanti paradossalmente diminuisce. Si prevede che in provincia il prossimo anno ci saranno quasi 700 studenti in più rispetto alla stagione in corso. La crescita degli iscritti coinvolge tutti i livelli dell'istruzione, dalla scuola dell'infanzia (ex materna) alla primaria (ex elementari), dalle medie alle superiori. E fino ad ora non sono previsti significativi aumenti del numero di insegnanti di ruolo. "Questo sistema - denuncia la Cgil - favorisce il precariato nel mondo del lavoro scolastico. Infatti la carenza di docenti al massimo sarà sopperita attraverso l'assunzione di supplenti annuali". I settori più colpiti, sottolinea Cristina Zini, segreatria di Cisl scuola, sono l'infanzia e il sostegno.
Una sofferenza, quella del mondo della scuola, che si estende in tutta Italia. Si protesta contro la riforma Moratti, i tagli e il precariato che a Pistoia riguarda il 30 per cento dei docenti. E i sindacati denunciano: "I tagli sono tali da non permettere assunzioni di ruolo. Ne segue che l'aumento degli insegnanti è esiguo e, nonostante l'impennata di pensionamenti prevista, non ci sarà turn over". Ecco la situazione divisa per gradi d'istruzione, sulla base dei dati forniti dai sindacati.
MATERNA. Gli alunni già iscritti per settembre alla scuola dell'infanzia sono 4.889, cioè 86 in più rispetto a quest'anno. Servirebbero almeno 10 organici in più, ma per ora sono concesse solo 3 unità. Tuttavia il dato più preoccupante riguarda le lunghe liste d'attesa: circa 90 bambini che hanno compiuto 3 anni aspettano di essere accolti nelle scuole d'infanzia. "Le liste sono in aumento e continueranno a salire - dice Filosa - Già lo scorso anno la situazione è precipitata a Lamporecchio, Piteglio e Casalguidi. E l'anno prossimo andrà anche peggio".
GLI ANTICIPATARI. Tra le novità introdotte dalla riforma Moratti, c'è la posssibilità d'iscrivere alla materna anche bambini di età inferiore ai 3 anni. "Spostando una parte di bambini dal nido alla materna - osserva Filosa - il Ministero pensava di risolvere il problema della fortissima domanda d'iscrizioni agli asili nido. In realtà le materne, carenti sia di strutture che di personale, non sono in grado di assorbire anche gli anticipatari, che perciò sono finiti in ulteriori liste di attesa. Sono già circa 40 i piccoli in attesa. Per badare a bamibini così piccoli, inoltre, erano previste figure professionali specifiche, che però non sono attuate".
ELEMENTARI. Sette classi in più alle elementari, con un aumento di 218 bambini per i quali occorrerebbero almeno altri nove insegnanti. Ma secondo i dati della Cgil ce ne saranno al massimo tre.
MEDIE. E' il settore dove il disagio è maggiore. Alle medie ci saranno infatti 21 cattedre in meno, nonostante gli 80 iscritti in più del prossimo anno. "L'organico di diritto è praticamente immmobile - dice Filosa - e il frazionamento delle cattedre sarà risolto attraverso assunzioni di precari, ovvero supplementi annuali".
SUPERIORI. E' proprio quello del precariato il problema centrale che affligge le superiori. Lo fa notare il professor Manolo Risaliti della segreteria provinciale della Uil: "Chiediamo che i docenti precari siano immessi in ruolo. E' inutile dare il contentino assumendo solo pochissime unità. Serve un intervento forte". Intanto a settembre le scuole dovranno accogliere altri 250 alunni, mentre l'organico sarà pressoché fermo. "Servirebbero almeno 12 posti per far fronte alle esigenze delle superiori", sottolinea la Zini.