Tirreno-Pisa-Ricercatori di nuovo sul piede di guerra

Ricercatori di nuovo sul piede di guerra
Università: l'assemblea dei docenti boccia la riforma Moratti

PISA. L'assemblea dei docenti dell'università di Pisa, riunita in Sapienza il 30 giugno, ribadisce il proprio giudizio negativo sui contenuti del disegno di legge delega (Ddl) del governo sullo stato giuridico e reclutamento dei docenti universitari.
Esprime la propria contrarietà circa la manifesta volontà dei senatori della maggioranza di far approvare il Ddl dal Senato in tempi brevissimi, limitando la propria azione emendativa alla eliminazione di alcune palesi contraddizioni introdotte nella confusa approvazione del testo da parte della Camera. L'assemblea ritiene che il Ddl non risolva alcuno dei problemi dell'Università, che leda in modo grave la dignità dei ricercatori e che, nonostante le propagandistiche dichiarazioni del governo, non crei le condizioni per trattenere all'Università i giovani più capaci.
L'assemblea pertanto continua a ritenere che l'unica misura adeguata sia il ritiro del Ddl. L'assemblea, pertanto, invita i senatori ad impegnarsi in una rigorosa opposizione, ivi compreso il ricorso all'ostruzionismo.
L'assemblea esprime la propria approvazione alla forte presa di posizione della conferenza dei rettori ed invita il rettore a manifestare in sede Crui la più intransigente opposizione alle nuove norme, prospettando anche la mancata apertura del prossimo anno accademico, messo in forse dal rifiuto di molti professori e ricercatori di assumere carichi didattici aggiuntivi.
L'assemblea invita i ricercatori a manifestare ufficialmente il rifiuto preventivo del titolo di "professore aggregato", dandone comunicazione al rettore. Di ciò sarà informato il presidente della commissione istruzione, senatore Asciutti. Invita inoltre i professori e i ricercatori a rifiutare preventivamente incarichi di insegnamento non dovuti rispetto alla normativa vigente.