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Tirreno-"No al ridimensionamento e al precariato nella scuola"

"No al ridimensionamento e al precariato nella scuola" GROSSETO. Maurizio Ruffini (Cgil-Scuola) si dice molto preoccupato dal documento che circola negli ambienti del ministero dell'istruzione,...

01/08/2002
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Il Tirreno

"No al ridimensionamento e al precariato nella scuola"

GROSSETO. Maurizio Ruffini (Cgil-Scuola) si dice molto preoccupato dal documento che circola negli ambienti del ministero dell'istruzione, in base al quale 2000 scuole sarebbero maldimensionate perché non rispettano la media nazionale di un docente ogni 9,5 alunni. Tra queste 14 sono nella provincia di Grosseto. Sono gli istituti comprensivi di Capalbio, Casteldelpiano, Arcidosso, Santa Fiora, Albinia, Pitigliano, Civitella-Paganico, Sorano, Massa Marittima, l'Istituto professionale di Arcidosso, l'Iti-Geometri di Grosseto, l'Iti-Geometri di Pitigliano, Istituto tecnico agrario di Grosseto, ai limiti, l'istituto "Lotti" di Massa Marittima.
Che senso abbia questa statistica non è chiaro.
"Chiarissimo è invece l'uso politico che ne ha fatto il ministro Moratti - dice Ruffini -, riproponendola ai sindacati scuola che chiedevano in attuazione della delibera del consiglio dei ministri del 17/11/2000 30mila assunzioni per l'anno scolastico 2002/2003 come programmato dal ministero stesso. Troppi docenti. Allo stesso modo - continua - ha sommato tutto il personale fuori ruolo, che lavora svolgendo altre mansioni inerenti la scuola ma senza classe, per dire che non mancano docenti, ma che questi intanto dovrebbero rientrare in classe".
"Insomma - dice - la scuola pubblica deve essere ridimensionata da subito, visto che troppo lunghi appaiono i tempi della riforma, mantenendo un gran numero di precari docenti e non docenti ingaggiabili di anno in anno; impedendo con il taglio degli organici l'insegnamento della lingua inglese fin dalla prima elementare; abolendo i progetti legati alle attività dei ragazzi; aumentando il numero degli alunni per classe con un'interpretazione rigida anche delle norme preesistenti".
La Cgil-Scuola mentre aderisce alla raccolta di firme contro la precarizzazione del lavoro e per l'estensione dei diritti e delle tutele a chi non ne ha, promuove a partire dall'ultima settimana di agosto una diffida contro il ministro dell'istruzione e gli altri ministri interessati per le mancate assunzioni.


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