FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3793525
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tirreno-Così muore la scuola

Tirreno-Così muore la scuola

Così muore la scuola Noi che operiamo nella scuola, siamo contenti quando occupa la ribalta dei mass media. Crediamo, che la qualità della scuola di un Paese costituisca la car...

08/02/2005
Decrease text size Increase text size
Il Tirreno

Così muore la scuola
Noi che operiamo nella scuola, siamo contenti quando occupa la ribalta dei mass media. Crediamo, che la qualità della scuola di un Paese costituisca la cartina di tornasole del suo grado di civiltà. Alla stampa arrivano però spesso solo echi confusi di quanto accade.
Da quando sono stati approvati la legge delega 53/03 e i primi decreti attuativi, la protesta è dilagata ovunque. Giudizi così radicalmente negativi da parte degli operatori dell'intero settore dell' istruzione avrebbero suscitato in qualsiasi paese democratico un grande dibattito pubblico. Ma ciò non è stato. Quanti hanno pensato a dare una voce pubblica ai protagonisti della protesta, almeno per la par condicio visto che l'unico messaggio che raggiungeva il pubblico è di fonte governativa?
Quando, per qualche episodio, si parla di scuola, è descritta in genere come palestra di violenza e droga, mentre spesso gli insegnanti sono caratterizzati come ignavi, fannulloni.
Non neghiamo l'esistenza dei problemi, ma non sono quelli descritti. Noi sappiamo che i nostri allievi, anche quando sono violenti, sono pur sempre ragazzi in formazione, ai quali si possono chiedere rispetto di regole e doveri, ma avendo già assicurato loro tutto ciò a cui hanno diritto.
Anche se poco gratificati sul piano economico e nella considerazione sociale, la maggior parte di noi insegnanti affronta situazioni difficili e senza tutele adeguate. Eppure ci sforziamo di ricavare il meglio dalle capacità di ciascun alunno. E' questo l'insegnamento "individualizzato", che abbiamo imparato da anni a praticare, ben diverso da quello "personalizzato" della Moratti.
La furia devastatrice di questa legge retriva ha travolto esperienze didattiche valide, come l'insegnamento della nostra scuola elementare. E' stata annullata in un istante e senza consultare nessuno, la felice pratica del team degli insegnanti per tornare al maestro unico.
Nella scuola media vengono praticamente annullate intere materie, che risultano indispensabili alla cultura della nostra era, come l'inglese e l'educazione tecnica, mentre la storia viene tanto ridimensionata da diventare incomprensibile. Né l'inglese è aggiunto veramente all'elementare, in quanto mancano i soldi. Delle famose tre "I" resta solo l'impresa e la troveremo in azione al professionale per ottenere un po' di lavoro fornito gratis dai nostri alunni alle aziende.
Ma veniamo alle notizie di questi giorni. Per elencarne qualcuna: 1) il tentativo di soppressione di fatto del tempo pieno, sparito nella C.M. sulle iscrizioni, 2) la riproposta del tempo spezzatino, 3) il caos delle pagelle impazzite, 4) la diffusione del contenuto dei decreti della scuola secondaria superiore. Tutto, senza confronto con gli interessati (neanche con i sindacati), ma dal chiuso dell'edificio di viale Trastevere.
Riteniamo che solo eliminando questa legge, possiamo creare le condizioni per costruire una nuova scuola.
Alberto Corsetti Viareggio genitore di tre figli in età scolare


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL