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Tirreno-Caos precari, l'altolà della Cgil

Caos precari, l'altolà della Cgil Cobas all'attacco: sarà un autunno incandescente I MILLE GUAI DELLA SCUOLA LIVORNO. Non avrà probabilmente effetti shock come in altre città, la sentenza d...

25/08/2002
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Il Tirreno

Caos precari, l'altolà della Cgil
Cobas all'attacco: sarà un autunno incandescente
I MILLE GUAI DELLA SCUOLA

LIVORNO. Non avrà probabilmente effetti shock come in altre città, la sentenza del Tar del Lazio che boccia clamorosamente la soluzione escogitata dal ministro Moratti con la circolare di metà giugno per ridisegnare i punteggi da attribuire agli insegnanti precari. Solo un piccolo gruppo di insegnanti - conferma Angelo Pedani, leader della Cgil scuola - erano stati interessati dal decreto dell'ex provveditorato che ne aveva ricalcolato i punteggi sulla base della circolare ministeriale ora azzerata da pronunciamento del tribunale amministrativo. Senza contare che, come affermano altre fonti sindacali, le ripercussioni sono molto più pesanti in altre realtà dove più di metà delle cattedre vengono coperte dal precariato.
Cgil Scuola. La Cgil non molla e dà battaglia contro la gestione Moratti: e lo ha fatto presente nella riunione della conferenza di servizio che ieri ha messo attorno a un tavolo i responsabili sindacali e una rappresentanza di dirigenti scolastici che nelle prossime settimane saranno chiamati a conferire le supplenze. In concreto: la Cgil scuola formalizzerà lunedì nero su bianco all'amministrazione scolastica provinciale - il Csa nato dalla costola dell'ex provveditorato - una diffida in cui si chiede di fermare le operazioni di nomina nel caso che la revisione dei punteggi dia luogo a scavalcamenti in graduatoria.
In effetti, il ministero sembra orientato a ingaggiare uno scontro frontale con le decisioni del Tar: già a fine maggio l'organo di giustizia amministrativa aveva espresso il proprio orientamento con una sentenza su quest'argomento; due settimane più tardi, la circolare ministeriale l'aveva "reinterpretata" secondo i propri indirizzi; adesso il nuovo pronunciamento del Tar annulla la circolare e sembra che i primi passi del ministero vadano in direzione di una conferma del proprio operato con un duello campale a suon di ricorso di fronte al Consiglio di Stato. La Cgil scuola non ci sta. E avverte: prima di mettere in moto la macchina del conferimento delle supplenze serve la garanzia che la revisione non determini scavalcamenti.
Cobas. Sul piede di guerra i comitati di base della scuola: mercoledì 28 "appuntamento a Roma sotto la sede del ministero con i Cobas e i vari comitati dei precari".
Gli extraconfederali, per bocca del dirigente provinciale Silvio Lami, pronosticano un "incandescente autunno nella scuola". E sparano a zero: "Contrariamente a quanto dichiarato dalla ministra Moratti alla convention ciellina, molte graduatorie sono diventate nulle e l'amministrazione sarà costretta a riformularle e riassegnare le nomine di supplenza già attribuite entro il 31 luglio". Insomma, inizio nel caos per l'anno scolastico. Tutta colpa di "una gestione dirigistica ed allo stesso tempo approssimativa e non rispettosa della magistratura". E giù una serie di critiche: "alla già gravissima situazione del precariato (con il blocco delle nomine in ruolo), si aggiungano il contratto scuola scaduto da quasi sette mesi, i vari progetti di leggi e leggi delega su "riforma scuola", organi collegiali e la demenziale sperimentazione della Moratti".
I Cobas ricordano che la nuova sentenza del Tar "bacchetta in maniera evidente l'organizzazione dei corsi Ssis da parte delle università" e "avanza riserve sui corsi che vengono svolti in maniera affrettata ed in tempi assolutamente ridotti rispetto al biennio previsto per legge". Assolutamente incontrollabili, a giudizio dei Cobas, "le conseguenze di questa ulteriore perla interpretativa degli esperti del ministero (o come definito nella sentenza del Tar, "dell'accanimento difensivo dell'Amministerazione a favore di una sola categoria di docenti: gli specializzati Ssis").


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