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Tirreno-Berlinguer: "Riforma?No, pasticcio Moratti"

Folto pubblico all'incontro sulla scuola Berlinguer: "Riforma?No, pasticcio Moratti" MASSA. Un folto pubblico, lo scorso pomeriggio, ha seguito l'incontro dibattito dal titolo "Quale scuola", al...

14/04/2002
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Il Tirreno

Folto pubblico all'incontro sulla scuola
Berlinguer: "Riforma?No, pasticcio Moratti"

MASSA. Un folto pubblico, lo scorso pomeriggio, ha seguito l'incontro dibattito dal titolo "Quale scuola", al quale ha partecipato l'ex ministro della pubblica istruzione, l'onorevole Luigi Berlinguer. L'iniziativa era a cura del Comitato del Collegio 21 Massa-Versilia, dei partiti politici e degli eletti, ed è risultata molto proficua. Berlinguer, fra l'altro, ha spiegato nei dettagli qual era l'impianto riformatore del centrosinistra, ed ha espresso forti preoccupazioni su quanto sta arrivando da parte del centrodestra con ciò che definisce "Pasticcio Moratti". Una situazione di grande caos, è stato detto, e di forte preoccupazione per il destino della scuola pubblica. Osserva Franco Peselli, assessore provinciale alla pubblica istruzione: "Io stesso - sottolinea - ho messo in evidenza che siamo in una fase di assoluto caos. Per rappresentare l'attuale situazione, ho usato questa immagine: il centrosinistra ha costruito una casa, funzionante, con tutto a posto e un bell'impianto elettrico; l'attuale governo invece ha detto: questo impianto elettrico non va bene, e ha tagliato i fili... lasciando tutti al buio. E' - aggiunge Peselli - una riforma a metà. C'è disagio, c'è confusione; per dirne una, sicuramente a settembre non partirà, mettendo le famiglie in grave difficoltà". Il riferimento è soprattutto alle famiglie di quei bambini di cinque anni e mezzo che, secondo la riforma, potevano già iniziare la prima elementare anche nella scuola pubblica. Cosa succederà? Una cosa è certa: il centrosinistra farà una battaglia fortissima in parlamento, per contrastare la riforma. E anche la Provincia è attiva: c'è preoccupazione per la riduzione del contingente dell'organico dei docenti e dell'organico ausiliario; per la situazione caotica; e mancano i provvedimenti attuativi della riforma. "Siamo bloccati in mezzo al guado - conclude Peselli - ma... con l'acqua profonda". La volontà è quella di tentare tutte le strade per correre ai ripari.


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