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Tirreno-Alt alla controriforma della scuola" Venerdì manifestazione all'Attias

"Alt alla controriforma della scuola" Venerdì manifestazione all'Attias LIVORNO. Genitori, alunni e insegnanti tornano in piazza per dire stop "alla controriforma Moratti": lo annun...

18/02/2004
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Il Tirreno

"Alt alla controriforma della scuola" Venerdì manifestazione all'Attias
LIVORNO. Genitori, alunni e insegnanti tornano in piazza per dire stop "alla controriforma Moratti": lo annuncia il Coordinamento di Livorno e Collesalvetti "per una scuola pubblica e democratica": appuntamento venerdì alle ore 17 per una manifestazione cittadina con partenza da piazza Attias "anche con i nostri bambini e bambine". Obiettivo: una "risposta democratica di massa al disegno di stile neoconservatore del governo Berlusconi".
I promotori della protesta attaccano il ministro dell'istruzione: benché l'esponente del governo Berlusconi lo neghi, il coordinamento afferma che il primo decreto attuativo "prevede di fatto" l'eliminazione "del tempo pieno e prolungato nella scuola elementare e media" oltre a "numerose modifiche organizzative (spezzettamento dell'orario 27+3+10, insegnanti resi facoltativi, insegnante unico, abbassamento dell'obbligo scolastico, ecc) che non faranno altro che peggiorare la scuola".
Il coordinamento accusa: il governo "continua con i suoi trionfalismi e nega la realtà" mentre nelle scuole e tra i genitori "regna sovrana la confusione e la preoccupazione per come saranno riempite quelle ore sulle quali le famiglie hanno fatto scelte solo quantitative senza alcune garanzia sui contenuti e sulla copertura finanziaria". I promotori della protesta puntano il dito contro il ministro perché "ha annunciato anche il prossimo decreto riguardante la scuola media superiore che obbligherà i ragazzi, già a 13 anni, a precoci e irreversibili scelte sul loro futuro: i licei per alcuni e per altri invece la formazione professionale col precoce inserimento nel mondo del lavoro attraverso stage formativi, che sono un regalo alle aziende di manodopera flessibile, precaria e a bassissimi costi".
Scende in campo anche l'Unicobas per dare man forte alla lotta contro il governo Berlusconi: e, insieme alla manifestazione cittadina, ricorda che il 1° marzo è in agenda uno sciopero (con manifestazione) per chiedere il ritiro del decreto attuativo, contestare "la riduzione delle materie nei licei e l'aziendalizzazione degli istituti professionali" così come "la riduzione del tempo scuola". Sul banco anche la richiesta di far uscire, al pari dell'università, la scuola dal decreto 29/93 che privatizza il rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti.


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