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Test Invalsi, caos correzioni I sindacati: risultati sbagliati

Il ministero: pochi casi e le scuole «aggiusteranno» le valutazioni

22/06/2011
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La Stampa

Fravia Amabile

Secondo il ministero dell’Istruzione si tratta di un problema minimo e subito risolto, per i sindacati invece il danno è enorme e il ministero è allo sbando.

Oggetto del contendere è il test Invalsi. Si sono verificati problemi di correzione delle prove svolte due giorni fa da quasi 600 mila ragazzi di terza media, in cui sono incorsi una parte di docenti: è stato infatti accertato che in alcuni casi (solo per gli studenti che hanno totalizzato 16 risposte corrette nelle prove di italiano e per chi ha risposto correttamente alle domande D2 e D9 della prova di matematica), il programma della maschera elettronica per la traduzione del punteggio in voto, fornita dallo stesso Invalsi come strumento sostitutivo dei calcoli manuali, ha prodotto dei risultati errati.

Il ministero dell'Istruzione ha spiegato che si è trattato di «alcuni particolarissimi casi». E che gli errori avranno effetti minimi «in termini statistici» ma anche pratici perché alle scuole coinvolte negli errori sono state inviate «le istruzioni per la ricorrezione automatica dei punteggi e per la relativa traduzione in voti».

Secondo il Miur quindi nessun danno ai professori perché non saranno «richieste agli insegnanti attività ulteriori per la correzione, già effettuata, delle prove» e che quindi non ci sono le condizioni per «montare un caso che è privo di fondamento e che non ha provocato nessun disguido».

Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda, ha parlato, invece, di un episodio «di una gravità inaudita e non si può catalogare né liquidare come un semplice disguido: poiché i risultati concorrono alla formazione della media, gli errori contenuti nelle griglie di valutazione inviate alle scuole dall'istituto inficiano non soltanto queste prove, ma tutto l'esame». E, quindi, vi sarà «un danno enorme sia per i docenti, che saranno costretti a ripetere tutto il lavoro, sia per gli studenti la cui serenità viene turbata in un momento importante»Di Meglio chiede l’eliminazione dei test dall’esame di terza media e sottolinea anche un altro aspetto piuttosto critico: «La somministrazione e la correzione delle prove non spetta agli insegnanti, ma allo stesso Invalsi ».

Molto duro anche Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil: «Dopo aver sbagliato i tempi di emanazione delle norme sugli esami di stato del I ciclo, aver dato indicazioni contraddittorie sulla prova scritta della seconda lingua comunitaria, il Miur naufraga sulla prova nazionale predisposta dall'Invalsi». Per il sindacalista della Cgil si tratterebbe della conferma «di un ministero ormai alla sbando e non più in grado di governare in maniera dignitosa la complessa macchina del sistema scolastico nazionale».
 


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