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Test Invalsi anche in quinta superiore. La proposta del ministro Profumo

Per la prima volta l'Istituto di valutazione analizzerà il cosiddetto "valore aggiunto", ovvero il grado di miglioramento o peggioramento di uno studente tenendo presente il suo ingresso in quella scuola. Nel testo non si parla di "premi ai migliori": il contestato decreto sul merito, mai ratificato, sembra definitivamente abbandonato

12/08/2012
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la Repubblica

Corrado Zunino

Test Invalsi anche in quinta superiore, l'anno della maturità. E piani di miglioramento che i professori dovranno approntare dopo aver conosciuto il livello di apprendimento, ragionamento ed espressione dei loro studenti. Ieri il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, ha portato al Consiglio dei ministri un nuovo schema che spinge in avanti - a prescindere dalle proteste di studenti e docenti - la valutazione nell'apparato scolastico italiano. Nello schema non è specificato se i nuovi test saranno alla maturità o in altro contesto. I risultati raggiunti dovranno essere pubblici.

Per la prima volta l'Istituto di valutazione (Invalsi) analizzerà il cosiddetto "valore aggiunto", ovvero il grado di miglioramento o peggioramento di uno studente tenendo presente il suo ingresso in quella scuola. In questo testo non si parla di "premi ai migliori": il contestato decreto sul merito, mai ratificato, sembra definitivamente abbandonato. A fianco dell'Invalsi viene sviluppato l'Indire (l'istituto che segue la formazione degli insegnanti) e si rafforza numero e ruolo degli ispettori ministeriali. Ogni scuola potrà avviare procedure di autovalutazione. Ogni tre anni il ministero dovrà indicare le priorità strategiche della valutazione.

E' stato inoltre pubblicato sul sito del Miur il decreto che dà il via libera alle 21.112 assunzione di insegnanti. Il numero dei posti su cui possono essere disposte le assunzioni a tempo indeterminato viene ripartito

"a metà tra le graduatorie dei concorsi per esami e titoli, indetti nell'anno 1999" e "le graduatorie ad esaurimento". Le assunzioni, ricorda il decreto, "si effettuano sui posti che risultano disponibili e vacanti per l'intero anno scolastico, dopo la conclusione di tutte le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria". Al personale sarà assegnata una sede provvisoria per l'anno scolastico 2012/2013. In quello successivo sarà assegnata la sede definitiva.

La regione che avrà più assunzioni è la Lombardia (3.167). Seguono Lazio (2.354) e Campania (2.258).


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