Test di medicina, riammessi oltre mille studenti
Il Tar del Lazio accoglie il maxiricorso di un folto gruppo di esclusi, altri 5 mila sono in attesa della sentenza dei giudici amministrativi: "Il ministro abolisca questo meccanismo di selezione"
Salvo Intravaia
Scricchiola il numero chiuso a Medicina, oltre mille studenti esclusi al test di settembre potranno iscriversi e altri 5mila sono in attesa del pronunciamento dei giudici. E gli studenti chiedono al ministro Maria Chiara Carrozza di abolire la selezione per Medicina e tutti gli altri corsi a numero programmato nazionale e locale, "minacciando" di andare avanti con i ricorsi. Nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, l'Unione degli universitari ha annunciato che il Tar Lazio ha accolto il maxiricorso presentato contro il numero chiuso qualche mese fa. Al centro delle richieste, ritenute fondate dai giudici amministrativi, il bonus maturità letteralmente demolito dal ricorso.
Mentre in alcuni atenei il test è stato svolto senza garantire l'anonimato degli studenti. Così, in attesa del giudizio di merito, i giudici hanno concesso la sospensiva e oltre mille studenti cui era stata bloccata la strada verso il camice bianco potranno già immatricolarsi. "E' un provvedimento storico per gli studenti e per il loro sindacato - dichiara Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Udu - Il Tar del Lazio ha compreso l'importanza delle nostre richieste collettive e di una class action che ha permesso a tutti gli studenti di accedere al sistema giustizia, facendo valere il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione".
In effetti, i mille ammessi con riserva con la class-action promossa dagli studenti rappresentano il 10 per cento dei 10mila reclutati attraverso il test. Cui si sono aggiunti a dicembre altri 2.811 ammessi dal decreto-scuola a causa del pasticcio del bonus-maturità: introdotto dall'ex ministro Profumo, modificato dalla Carrozza e successivamente cassato dal governo, per poi essere reintrodotto dal decreto scuola, ma solo per coloro che sono stati penalizzati dalla cancellazione in extremis. E a cui si potrebbero aggiungere altri 5mila in attesa di giudizio, facendo raddoppiare gli
ammessi di quest'anno.
"E' la prima volta - spiega Scuccimarra - che viene riammesso un numero così elevato di studenti e si tratta solo della punta dell'iceberg. Siamo infatti in attesa, per il mese di febbraio, delle sentenze per quanto riguarda le irregolarità ulteriori rispetto al bonus, a partire dall'anonimato non garantito nella maggioranza delle sedi universitarie e su cui l'ultima sentenza del Consiglio di Stato ha di fatto spianato la strada non solo all'ammissione dei ricorrenti ma anche ad un possibile annullamento dell'intero concorso". "Ora il ministro Carrozza - conclude - deve spiegare agli studenti cosa vuole fare: lasciare che sia la magistratura a garantire il diritto allo studio o fare mea culpa degli errori ministeriali, riconoscere che il test di settembre è stato completamente falsato e garantire l'accesso all'università agli studenti cui questo diritto è stato negato?".
Gli studenti chiedono al ministro una "sanatoria per tutti gli studenti che hanno sostenuto il test e un tavolo tecnico sul numero chiuso, peraltro annunciato dal ministro stesso, che ponga allo studio le strade percorribili per superare il sistema del numero chiuso. In caso contrario - avverte - rilanceremo immediatamente sulla soluzione giuridica aumentando in maniera esponenziale il numero di persone che il ministero sarà costretto a fare iscrivere in sovrannumero". Gli studenti chiedono che venga annullato il test del prossimo mese di aprile che sta mettendo nella confusione migliaia di aspiranti medici, ancora alle prese con la preparazione agli esami di maturità