Terra: La protesta si fa creativa
precari protestano e occuperanno le piazze utilizzando i "ferri del mestiere".
Vincenzo Mulè
SCUOLA I precari protestano e occuperanno le piazze utilizzando i "ferri del mestiere".
Lezioni, esperimenti e ricostruzioni delle attività di aula ma, anche, musica e spettacoli. I precari della scuola reagiscono e, a fianco delle tradizionali forme di protesta, portano in piazza la loro creatività.
Per i primi giorni di ottobre, la Flc Cgil organizzerà una giornata nazionale nella quale i lavoratori della conoscenza, con i loro «ferri del mestiere», occuperanno le piazze. Il sindacato si è detto «pronto a proclamare lo sciopero generale e una manifestazione nazionale: l’auspicio è che questonaavvenga, come in passato, unitariamente».
Ieri, intanto, è stato fissato un primo calendario di iniziative di mobilitazione di contrasto alla precarizzazione dei lavori della conoscenza, in un «momento particolarmente drammatico per il comparto scuola».
Il 10 settembre ci sarà un presidio davanti al ministero di viale Trastevere, luogo di arrivo ieri di un corteo partito dal provveditorato agli studi di Roma, occupato da quattro giorni dai precari: «Vogliamo che la protesta passi dal livello locale a quello nazionale - ha detto uno di loro - quel che chiederemo davanti al ministero saranno le dimissioni immediate del ministro Gelmini, il ritiro della legge sui tagli e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari».