Tempo pieno addio
Arturo Ghinelli
Tempo pieno,addio.
Il 1°marzo,durante una conferenza di servizio convocata per illustrare le disposizioni sull’organico del prossimo anno, una funzionaria dell’USR-ER ha informato i dirigenti scolastici della primaria in provincia di Modena che viene confermato l’organico vigente tranne quelle 42 classi che hanno funzionato a T.P. ma alle quali le due maestre erano state concesse solo nell’organico di fatto. Inoltre anche tutte le classi prime funzioneranno a 30 ore. I dirigenti dovranno”arrangiarsi”per far diventare 40 quelle 30 ore concesse. E come potranno farlo? Facendo slittare e turnare sulle prime gli insegnanti delle altre classi,che perciò perderanno le compresenze, usate da sempre per il recupero e le attività di laboratorio,gli elementi che hanno fatto la qualità del T.P. In questo modo il taglio delle maestre si ripercuoterà su tutte le classi,non solo sulle prime. Nel comune di Modena il T.P. rappresenta l’86% delle classi elementari,in provincia il 66% ed è in continuo aumento. In pochi anni sarà la fine del T.P. e per mano dell’Unione che nel programma elettorale aveva scritto “Puntiamo alla valorizzazione del tempo pieno e del tempo prolungato,ripristinandone la normativa nazionale…” Tagli doppiamente ingiustificati visto che la media nella nostra provincia supera già il numero di 21 alunni per classe preteso dalla Finanziaria . Se i tagli si faranno non si tratterà semplicemente di modificare l’ organizzazione del lavoro degli insegnanti,subito verrà ridotta e impoverita l’offerta formativa della maggior parte delle scuole elementari e nei prossimi anni verranno ridimensionate le possibilità di occupazione femminile.