Tecnica della scuola-Legge finanziaria: sindacati sul piede di guerra

Legge finanziaria: sindacati sul piede di guerra
di Reginaldo Palermo
Commentando le prime bozze note della legge i sindacati sono concordi: provvedimento inaccettabile. Cisl: "Il programma del Governo per la scuola è chiaro: tagli, tagli, tagli". Cgil: "Il 18 ottobre la scuola aderirà massicciamente allo sciopero generale".

"Il decreto-legge del 20 settembre è stato solo un anticipo, la legge finanziaria completerà l'opera'": è questa la sostanza del commento pressochè unanime delle organizzazioni sindacali che nella giornata di oggi hanno incominciato a commentare le bozze della legge che incominciano a circolare.
Cgilscuola non è tenera: "Le indiscrezioni che circolano sulla prossima legge finanziaria parlano di maestro prevalente obbligatorio per tagliare 70.000 posti.
Allora la fretta della Moratti (di attivare al più presto la sperimentazione, ndr) era dettata dalla necessità di aprire la strada a Tremonti. Allora le scuole che sperimentano non stanno facendo una ricerca educativa di nuovi modelli di organizzazione didattica, ma devono solo fornire il pretesto per ridurre gli organici e per impoverire ulteriormente la scuola pubblica".
Ma cosa prevede in particolare la finanziaria del 2003?
Questi - al momento attuale - i punti decisivi:

'#8226; incremento progressivo a decorrere dall'anno scolastico 2003/2004 del rapporto medio provinciale alunni/classi;
'#8226; introduzione nella scuola elementare del maestro prevalente;
'#8226; riduzione dell'organico dei collaboratori scolastici nella misura del 20%
'#8226; riduzione del 40% del numero dei dipendenti collocati fuori ruolo (per progetti sull'autonomia, per attività di prevenzione del disagio psico-sociale, per l'insegnamento nelle scuole italiane all'estero, per l'utilizzazione in altri compiti del personale dispensato dal servizio);
'#8226; ridefinizione del rapporto per l'istituzione dei posti di sostegno che passa da 1:138 a 1:145;
'#8226; soppressione dei distretti scolastici.

Se Cgilscuola non risparmia le critiche preannunciando una massiccia adesione della scuola allo sciopero generale del 18 ottobre, anche la Cisl sta affilando le armi: "Con il passare dei giorni - dichiara il segretario Daniela Colturani - si fanno sempre più chiare le reali intenzioni di questo Governo in merito alla scuola. Al di là della retorica e della demagogia, dei richiami ai buoni sentimenti di cui sono infarciti i discorsi ufficiali, la realtà è ormai sotto gli occhi di tutti: tagli, tagli e ancora tagli".
Altrettanto chiaro è Fedele Ricciato, segretario dello Snals: "Il decreto-legge del 20 settembre è in linea con le anticipazioni sulla legge finanziaria 2003 che taglia le classi, estende le esternalizzazioni, taglia drasticamente posti di lavoro annullando ogni prospettiva occupazionale, senza dare alcuna assicurazione sul reclutamento, e pregiudica l'esercizio delle pari opportunità del diritto allo studio".
Se queste sono le premesse c'è da credere che la legge finanziaria - almeno fuori dal Parlamento - non avrà vita facile