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Tecnica della scuola: La mobilitazione dell’11 dicembre tra appelli della Cgil e scontri studenti-agenti
La giornata contrassegnata dalle parole del segretario generale Guglielmo Epifani: l'istruzione sempre più abbandonata, urgono investimenti e soldi per i contratti.
12/12/2009
La Tecnica della Scuola
di Alessandro Giuliani |
La giornata contrassegnata dalle parole del segretario generale Guglielmo Epifani: l'istruzione sempre più abbandonata, urgono investimenti e soldi per i contratti. Poi lancia segnali di apertura verso i sindacati assenti. Che però non raccolgono. Intanto il secondo corteo si smembra ed alcuni ragazzi dell’Onda entrano in contatto con le forze dell’ordine: per il ministro Gelmini sono contestazioni strumentalizzate. E la Funzione pubblica gela gli entusiasmi: ha aderito allo sciopero meno del 10% dei lavoratori. |
Tra i primi a commentare i dati è stato Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl, che non ha risparmiato forti critiche all’iniziativa: " perchè far spendere soldi inutili ai lavoratori prima ancora di aver presentato piattaforme e con il Governo che, non più tardi di ieri, ha confermato il suo impegno a reperire tutte le risorse necessarie per il rinnovo contrattuale? In questo modo – ha continuato Baratta - si è un pò scioperato anche contro il sindacato perché si sono fatti solo risparmiare soldi al Governo con una sorta di beneficenza sindacale".Dichiarazioni a parte, la mobilitazione è stata contrassegnata da momenti di tensione e scontri tra studenti e polizia: nell’altro corteo, dove c’erano la maggior parte dei precari (come annunciato anche quelli del “Coordinamento precari scuola”), gli studenti dell’Onda della Sapienza all’altezza di piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, hanno improvvisamente tentato di forzare il blocco imposto dalle forze dell’ordine per i motivi di viabilità cittadina adottati sulla base del nuovo protocollo voluto dal sindaco Alemanno. Alcuni studenti, venuti a contatto con gli agenti in stato antisommossa, sono rimasti leggermente feriti. Secondo Francesco Brancaccio, uno dei 'leader' dell'Onda romana, " studenti e precari erano a mani alzate e stavano tentando di avanzare quando sono stati caricati". Dopo un breve sit-in davanti al Mef, in via XX settembre, alla fine concesso dalla questura per calmare gli animi, i manifestanti sono tornati all'Università senza generare ulteriori tensioni.Per il leader dell’Unione degli studenti, Stefano Vitale, sarebbero state adottate " vergognose restrizione al diritto di manifestare ”. Tra gli studenti c’è però soddisfazione perché " siamo riusciti a riprenderci il nostro diritto a manifestare e al dissenso, perchè il protocollo è stato violato e gli studenti – ha concluso Vitale - sono riusciti ad arrivare al ministero dell'Economia".