Tecnica della scuola: I debiti delle scuole ? Responsabilità dei dirigenti, parola di Fioroni
E’ polemica sulle dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa dal Ministro Fioroni 17 nel corso di un seminario promosso dalla Associazione TreeLLLe
di R.P.
Il ministro Fioroni accusa i dirigenti scolastici di non essere in grado di gestire correttamente i bilanci delle scuole: è vero che c'è un miliardo di debiti, ma la stessa cifra giace non spesa nelle casse scolastiche. Ma il problema, in realtà, è un po' più complesso.
E’ polemica sulle dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa dal Ministro Fioroni 17 nel corso di un seminario promosso dalla Associazione TreeLLLe per la la presentazione di un “Quaderno” che contiene un'analisi della dirigenza scolastica in Europa e le proposte della stessa Associazione stessa per una nuova dirigenza nella scuola italiana funzionale alla scuola dell'autonomia.
Il Ministro non usa né perifrasi né giri di parole, ma va dritto al cuore del problema: sulle difficoltà finanziarie e gestionali delle scuole le responsabilità dei dirigenti scolastici sono fuori discussione.
In particolare il Ministro ha nuovamente sottolineato un punto di cui aveva già parlato nei mesi scorsi nel corso di un incontro con i dirigenti della Lombardia e che aveva suscitato vibrate proteste di dirigenti e sindacati: è vero che le scuole hanno accumulato in questi ultimi anni un miliardo di debiti, ma è anche altrettanto vero che, nelle casse scolastiche è disponibile per la spesa esattamente la stessa cifra; conclusione: basterebbe usare i soldi che ci sono in cassa per eliminare il debito in un batter d’occhio.
Peccato che l’idea del Ministro (anzi, dei Ministri, dato che questo suggerimento proviene anche dal Ministro Padoa Schioppa che è pure un economista di prestigio internazionale) sia tanto suggestiva quanto sbagliata sotto il profilo contabile: le somme giacenti nelle casse delle scuole derivano molto spesso da contributi degli alunni, da contributi regionali o da finanziamenti statali vincolati (per esempio i fondi della legge 440). In altri casi i residui sono dovuti al fondo di istituto che, come è noto, può essere usato esclusivamente per il pagamento dei compensi accessori del personale interno, secondo le regole stabilite dal Contratto integrativo di Istituto.
Insomma, del miliardo giacente nelle casse delle scuole la somma liberamente utilizzabile è davvero minima (forse non supera neppure il 10/15 per cento).
Le dichiarazioni del Ministro hanno provocate le rimostranze di Cgil-Flc; il segretario nazionale Enrico Panini ha subito risposto a Fioroni sottolineando che “le responsabilità - che ci sono - non sono dei dirigenti scolastici ma dei Ministri”.
“E poi - prosegue Panini - il Ministro deve mettersi d’accordo con sé stesso: solo qualche mese fa il Ministro imputava i debiti contratti dalle scuole, per far fronte al pagamento delle supplenze, ai tagli del governo Berlusconi-Tremonti. E’ di appena un mese fa una nota del Ministero con la quale si annuncia che sarà fatto un monitoraggio a gennaio per restituire alle scuole quelli che sono crediti e non debiti ! Ora si dice che la responsabilità è dei dirigenti scolastici!”
In realtà il monitoraggio di cui parla Enrico Panini, per ora non ci sarà in quanto il sistema informatico non è stato ancora messo del tutto a punto; forse, se tutto va bene, se ne parlerà a fine mese e questo significa che i soldi richiesti dalle scuole (per lo più si tratta di somme necessarie per pagare le supplenze) arriveranno forse a marzo.
Con buona pace del Ministro, la morale è molto semplice: per pagare gli ultimi mese di supplenze (e per pagare almeno per prime due mensilità del 2008) le scuole hanno fatto ricorso a quanto avevano in cassa.
Forse, parlare di dirigenti incapaci e irresponsabili è quanto meno azzardato.