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Tecnica della Scuola: Basta incertezze: il voto di educazione fisica vale come gli altri

A stabilirlo è il nuovo regolamento sulla valutazione che sovverte così la sua prima interpretazione: viene abrogato l’articolo 304 del testo unico che pur non avendo mai avuto applicazione continuava a mantenere dubbi sull’inclusione del voto per realizzare la media finale degli studenti. Ora non solo viene incluso ma vale anche ai fini del credito scolastico.

21/08/2009
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La Tecnica della Scuola

di Alessandro Giuliani

I docenti che insegnano educazione fisica sono messi sullo stesso piano dei colleghi che compongono il Consiglio di classe: a stabilirlo è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 attraverso cui è stato pubblicato, il 19 agosto, il nuovo regolamento sulla valutazione. La norma era prevedibile, ma non proprio scontata. Soprattutto perchè nella prima versione del regolamento il Miur aveva intenzione di tenere conto di quell’articolo 304 del testo unico, riferito al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, che pur non avendo mai avuto un’applicazione sul piano pratico continuava a mantenere dei dubbi sul diritto da parte dei docenti di educazione fisica, in sede di scrutinio, a concorrere con i loro voti alla media finale degli studenti.
Ma la posizione, molto formale, assunta da viale Trastevere nei mesi scorsi provocò non poche proteste. Cosa è successo nel frattempo per far tornare il ministero dell’Istruzione sui propri passi? Prima di tutto deve aver influito non poco il parere contrario espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione. Hanno avuto il loro peso sicuramente le proteste delle associazioni degli insegnanti diretti interessati.
Come devono aver pesato le posizioni contrarie assunte da esponenti politici, invece favorevoli all’equiparazione. Come quella del capogruppo dell'Udc in commissione Cultura alla Camera, Luciano Ciocchetti, secondo cui la decisione del Miur appariva “incomprensibile” poiché avrebbe “relegato l'attività motoria a un ruolo marginale nella formazione degli studenti”. Oppure del senatore Antonio Rusconi, capogruppo del Pd in commissione Istruzione al Senato che, all’indomani dell’invio della prima bozza del regolamento al Cnpi per il parere di rito, chiese in sede di audizione "certezze e non mortificazioni per gli insegnanti di educazione fisica".
Quelle certezze che oggi, a distanza di alcuni mesi, sono arrivate: "il voto di educazione fisica – recita il nuovo regolamento sulla valutazione - concorre, al pari delle altre discipline, alla valutazione complessiva dell'alunno".
Così in attesa del destino dei prof di religione almeno un punto fermo, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, viene fissato. Anche perché stavolta si tratta di un’equiparazione a pieno titolo: nel nuovo regolamento viene infatti specificato che il giudizio dei docenti di educazione fisica varrà anche per determinare il punteggio per il credito scolastico.


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