Tecnica della scuola: Ata ex enti locali: la vicenda si complica
Nel pomeriggio di venerdì 7 dicembre gli uffici tecnici della Camera dei deputati hanno respinto l’emendamento alla Finanziaria che avrebbe consentito il riconoscimento dell’anzianità pregressa ai lavoratori Ata trasferiti dagli enti locali allo Stato.
di A.T.
Nel pomeriggio di venerdì 7 dicembre gli uffici tecnici della Camera dei deputati hanno respinto l’emendamento alla Finanziaria che avrebbe consentito il riconoscimento dell’anzianità pregressa ai lavoratori Ata trasferiti dagli enti locali allo Stato.
Già la scorsa settimana, dopo aver ricevuto una delegazione del personale Ata ed Itp transitato dagli enti locali allo Stato e aver preso atto delle rivendicazioni espresse da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal, il presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati, Pietro Folena, aveva comunicato la condivisione unanime della stessa Commissione di sanare, nell’ambito della Finanziaria 2008, l’ingiustizia subita da questi lavoratori. Era stata individuata la possibilità di un emendamento, con l'aggiunta di un comma 5bis all’art. 94 della nuova legge finanziaria, per abrogare il comma 218 dell’art.1 della legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (Finanziaria 2006) e ripristinare così il diritto del personale a vedersi riconoscere l’anzianità pregressa, con l’inquadramento, a decorrere dal 1° gennaio 2008, nelle qualifiche funzionali e nei profili professionali dei corrispondenti ruoli statali sulla base dell'anzianità maturata nell’ente locale di provenienza.
Il componente della Commissione bilancio Michele Ventura, relatore per la Finanziaria, aveva poi predisposto uno specifico emendamento che intendeva affidare al contratto, con un apposito stanziamento aggiuntivo, l’inquadramento del personale transitato allo Stato secondo l’effettiva anzianità di servizio maturata.
Gli uffici tecnici della Camera hanno respinto l’emendamento giudicandolo non congruente con il testo del disegno di legge sulla Finanziaria 2008.
Una decisione inattesa (si poteva infatti temere, semmai, un mancato accoglimento dell’emendamento per ragioni di copertura economica), a fronte di un forte impegno di molti parlamentari a sanare la situazione di questi lavoratori, che ha reso impossibile la riproposizione dell’emendamento in sede di Commissione bilancio.
Rimane in campo la possibilità che la questione possa essere riproposta attraverso eventuali “maxiemendamenti” che il Governo potrebbe presentare, ponendo la “fiducia”, nel caso tema che il prolungarsi della discussione parlamentare - valutato come ostruzionismo dell’opposizione - possa pregiudicare l’approvazione definitiva della Finanziaria 2008 nei tempi stabiliti per evitare l’esercizio provvisorio.