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Tecnica della scuola: Arrivano le Nuove Indicazioni, ma sono sperimentali

Il testo è all'esame del Cnpi; non appena il Consiglio Nazionale si sarà epsresso il Ministro le trasmetterà alle scuole che, a partire da settembre, potranno sperimentarle liberamente. Sparisce il Pecup, ma i contenuti di storia e geografia restano più o meno quelli precedenti.

14/07/2007
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La Tecnica della Scuola

di Reginaldo Palermo

Ormai è fatta: le Nuove Indicazioni per I ciclo ci sono, al Ministero si aspetta solo di conoscere il parere del Cnpi per poter diramare la circolare ufficiale per le scuole. Il testo è decisamente diverso da quello “morattiano” anche se, per esprimere un giudizio compiuto, bisognerà leggerlo e meditarlo con calma.Per intanto le scuole possono stare tranquille: il Ministro ha già dichiarato l’intenzione di proporne una applicazione graduale.La sperimentazione durerà due anni e solo a partire dal 2009 le Nuove Indicazioni sostituiranno definitivamente quelle allegate al decreto legislativo n. 59 del 2004.Sparisce il Pecup e non ci saranno più neppure i lunghi elenchi di Osa, conoscenze e abilità.Per ciascun livello di scolarità (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) vengono individuati traguardi di sviluppo della competenza per ciascun campo di esperienza, area e discipline . Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della scuola primaria e al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Si tratta, spiega il documento, di “obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni”Restano irrisolti, almeno per ora, i nodi dell’insegnamento della storia e della geografia: la caduta dell’Impero Romano continuerà a segnare la linea di demarcazione fra il programma della scuola primaria e quello della secondaria di primo grado.Alla secondaria è rimandato anche lo studio dell’Europa e degli altri continenti, mentre nella scuola dell’infanzia ritornano i “campi di esperienza” degli Orientamenti del 1991.Sulla decisione di non toccare i contenuti di storia e geografia ha pesato probabilmente il fatto che, ormai, i libri di testo sono impostati secondo le Indicazioni morattiane e un ulteriore cambiamento avrebbe provocato ulteriori difficoltà alle scuole.Ma, poiché le scuole potranno sperimentare liberamente tutto, non c’è da preoccuparsi: le Indicazioni di Fioroni, almeno per un paio d’anni, rappresenteranno un punto di riferimento importante, ma non un obbligo di legge.

per visionare le Nuove Indicazioni

(da Tecnica della Scuola)


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