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Tagli docenti, a Roma il Tar dà ragione ai genitori d’una primaria: ne vanno reintegrati cinque

Il primo round a favore delle famiglie: il Tribunale ordina di aggiungere i maestri, tra cui due d’inglese e due di sostegno, nella “Di Donato” che ha sede nel quartiere Esquilino ed ha sperimentato in questi anni un modello di pedagogia interculturale.

01/10/2011
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La Tecnica della Scuola

Alessandro Giuliani

Il primo round a favore delle famiglie: il Tribunale ordina di aggiungere i maestri, tra cui due d’inglese e due di sostegno, nella “Di Donato” che ha sede nel quartiere Esquilino ed ha sperimentato in questi anni un modello di pedagogia interculturale.

Mentre a livello nazionale la politica del ridimensionamento del personale scolastico sembra non trovare ostacoli, si apprende di un’altra sentenza “locale”, prodotta dal Tar, contro i tagli agli organici, in particolare dei docenti: protagonista stavolta è il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato dai genitori della scuola primaria “Di Donato”, i quali avevano contestato la scelta dell`Usp di ridurre il numero degli insegnanti per l`anno scolastico in corso. A dare notizia della decisione del tribunale amministrativo, sono stati gli avvocati Simona Censi e Cristina Maltese che hanno rappresentato le famiglie.
A spiegare i dettagli della sentenza è Gianpiero Cioffredi, componente del Comitato dei Genitori: "il Tar oggi – ha detto - ha intimato all`amministrazione scolastica di sanare entro venti giorni la riduzione del personale ritenuta illegittima, assegnando alla scuola altri cinque insegnanti tra cui due specialisti d’inglese e due di sostegno a bambini disabili. La scuola 'Di Donato' che ha sede nel quartiere Esquilino ha sperimentato in questi anni un modello di pedagogia interculturale che rappresenta una eccellenza nel panorama nazionale".
L’amarezza dei genitori deriva soprattutto dall’inerzia con cui il Miur ha accolto le decisioni dei tagli: "ci si aspetterebbe dalle istituzioni scolastiche e locali sostegno e incoraggiamento, invece il ministero dell`Istruzione continua ad operare insostenibili tagli di organico e di risorse e la Giunta Alemanno non solo ha mostrato indifferenza ma si ostina a non ristrutturare la palestra chiusa da un anno. Tutto ciò rischia di pregiudicare seriamente i buoni risultati raggiunti. Con questa sentenza – ha concluso Cioffredi - viene premiato il lavoro degli insegnanti e l`impegno dei genitori e con questa battaglia vogliamo difendere la scuola pubblica così umiliata dal Governo". L’esito della sentenza rimarrà tuttavia limitato alla scuola romana: i quasi 20.000 tagli attuati quest’anno rimarranno tutti in essere.
 


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