Sull’attualità dello sciopero del 5 maggio !
di Pippo Frisone
“Lo sciopero è ancora uno strumento attuale ? “ si chiedeva fingendo d’interrogarsi l’autrice dell’articolo pubblicato il 24 aprile dalla pagine di Scuolaoggi. Dopo una lunga premessa sulla normativa piena di qualche imprecisione come ad es. quella sul contingente per fare gli scrutini e di luoghi comuni come gli scioperi di questi tempi costano, la scuola è un mondo separato nell’attuale società , la risposta non poteva che essere negativa.
Perciò i sindacati devono trovare forme alternative allo sciopero.
E qui, la scoperta dell’acqua calda !. Siccome gli scioperi costano e l’unico a beneficiarne è l’Erario, scioperare contro il ddl sulla Buona Scuola, equivale a svolgere una protesta a favore dello Stato stesso. Meglio astenersi da attività come le gite e le uscite didattiche oppure bloccare i progetti e tutte quelle attività non strettamente collegate ai curricoli.
Basterebbe attenersi al rispetto scrupoloso delle norme contrattuali, senza danneggiare economicamente i docenti. Queste in sintesi le proposte, insomma un po’ di filibustering un po’ di sciopero bianco, un dejà-vu, niente di nuovo sotto il sole. I Sindacati le conoscono bene queste forme alternative di lotta perché con alterne fortune le hanno già praticate anche in anni non lontani.
Dal blocco degli scrutini , al blocco dei libri di testo, al blocco delle gite .
Dal blocco degli straordinari al blocco delle attività aggiuntive dello scorso anno fatto dalla sola Cgil e ripetuto quest’anno unitariamente dal 9 al 18 aprile.
Ogni forma alternativa allo sciopero tradizionale è stata sperimentata .
Per questo motivo giudico strumentale l’articolo che sembra essere molto vicino alla vulgata renziana contro lo sciopero del 5 maggio, indetto da tutti i sindacati della scuola!
Pura coincidenza? Invito alla riflessione o detto in maniera brutale , invito a non scioperare ?
Dopo sette anni, non è tanto lo sciopero d’un giorno a mettere in fibrillazione il governo.
E’ l’allargamento del fronte sindacale, è la ritrovata unità d’azione che costringe Renzi a scrivere
una lettera indirizzata a tutti i docenti contro lo sciopero e in difesa del suo ddl sulla buona scuola!
E’ la paura di perdere consenso proprio in quel mondo tanto caro al centro-sinistra!
Il mondo della scuola percepisce di essere in grave pericolo! La nostra scuola rischia di non essere più il luogo della libertà, della democrazia e della partecipazione !
Per questo motivo l’arma finale da mettere in campo non può che essere quella dello sciopero.
Lo sciopero del 5 maggio non solo è attualissimo ma dovrà servire anche a far cambiare direzione di marcia al ddl . Quanto a chiedersi “se sia ancora utile che i docenti scendano in piazza “, ebbene
La risposta non può che essere, Si .
Nessuno resti a casa, quando la scuola e la società corrono un serio pericolo !
E’ giusto scioperare il 5 maggio ed è sacrosanto che gli insegnanti , i dirigenti, il personale ATA
e gli studenti scendano in piazza . E’ in gioco non solo il nostro presente ma anche il futuro dei nostri figli e dell’intera società!