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Studenti in piazza, blitz a sorpresa contro Google

«Change the way», ovvero: invertite la marcia. Questa la richiesta al governo da parte degli studenti italiani, che in più di 70mila si sono mobilitati ieri in tutto il Paese in contemporanea con lo sciopero e la manifestazione contro la legge di stabilità indetta da Cgil, Cisl e Uil

16/11/2013
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Il Messaggero


ROMA «Change the way», ovvero: invertite la marcia. Questa la richiesta al governo da parte degli studenti italiani, che in più di 70mila si sono mobilitati ieri in tutto il Paese in contemporanea con lo sciopero e la manifestazione contro la legge di stabilità indetta da Cgil, Cisl e Uil. Qualche momento di tensione si è registrato a Milano, dove alcuni ragazzi hanno vandalizzato la sede di Google, a Bologna, Napoli e Palermo. A Roma, la giornata di mobilitazione si è aperta con un blitz mattutino al Miur, dove i ragazzi hanno consegnato alla ministra Carrozza una lettera nella quale le domandavano di prendere posizione su diversi temi come diritto allo studio, Invalsi, riforma dei cicli, tasse universitarie, numero chiuso e baronie. «Da troppo tempo aspettiamo risposte concrete – spiega Gianluca Scuccimarra, coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari – vogliamo investimenti, vogliamo un'inversione di marcia». Il corteo dei liceali della Capitale è partito da piazza della Repubblica, quello degli universitari da piazzale Aldo Moro. I ragazzi si sono poi uniti in piazza dei Cinquecento dietro ad un unico striscione: «Questo è il volto dei diritti». Nessun percorso stabilito, tutto è stato concordato di volta in volta con le forze dell’ordine. Al grido di «se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città», i ragazzi volevano raggiungere il Senato, dove si discute la manovra finanziaria. Gli studenti sono arrivati a pochi metri da palazzo Madama ma, quando hanno provato ad avanzare, hanno trovato la strada sbarrata dalle forze dell’ordine. Dopo aver lanciato qualche fumogeno verso i blindati, i ragazzi sono tornati indietro per poi sciogliere il corteo a piazza Venezia.
LA PROVOCAZIONE
Intanto, in piazza Santi Apostoli, un centinaio di militanti di Blocco Studentesco, costola giovanile di CasaPound, ha provato a forzare i cordoni di polizia per dirigersi verso il palazzo della Provincia: volevano protestare contro i tagli all’edilizia scolastica.
Due i giovani fermati. Tafferugli anche a Bologna, dove la polizia ha caricato gli studenti che cercavano di occupare la sede della Provincia. «Diversi di noi sono rimasti feriti», denunciano i ragazzi. I giovani bolognesi, che hanno già annunciato una nuova manifestazione il 27 novembre, protestavano per «i fondi che non vengono più stanziati per le assemblee d’istituto, materiali e laboratori funzionanti, scuole libere dai presidi sceriffo e dalle norme inutili, trasporti e libri accessibili a tutti». A Milano, gli studenti hanno manifestato insieme ai lavoratori chiamati a raccolta dalle sigle sindacali. Sotto una pioggia battente, i ragazzi hanno sfilato per le vie del centro. Alcune decine di studenti si sono a un certo punto staccati dal corteo e hanno fatto irruzione nella sede milanese di Google, in corso Europa, imbrattando le pareti con bombolette spray e tappezzandole di cartelli che accusano il colosso di Mountain View di lucrare sulla privacy degli internauti.
LA RABBIA
Oggetto della rabbia dei giovani di Torino è stata invece una filiale del Monte dei Paschi di Siena, vandalizzata con scritte e vernice rossa. Scontri con la polizia a Palermo. A Napoli, un corteo di circa duemila studenti era partito da piazza del Gesù. All’altezza dell’assessorato regionale all’Ambiente di via De Gasperi è iniziato un lancio di oggetti da parte dei giovani cui gli agenti hanno risposto con alcune cariche. Bilancio della giornata napoletana: due ragazzi di 18 e 24 anni denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e violenza aggravata in concorso, mentre sei agenti sono rimasti feriti.
«Se la situazione non cambia la mobilitazione non si fermerà», ha avvertito Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti, annunciando che è in arrivo una valanga di proteste e occupazioni.
Luna De Bartolo


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