Statali, sindacati proclamano mobilitazione generale

Statali, sindacati proclamano mobilitazione generale
Thu May 19, 2005 8:47 PM GMT
ROMA (Reuters) - I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato questa sera "la mobilitazione generale di tutti i lavoratori" in sostegno alla vartenza degli statali, e hanno annunciato che lunedì prossimo decideranno le forme e le modalità dello sciopero. Lo dice un comunicato congiunto.

La decisione di stasera, assunta dalle segreteria generali e dai responsabili di categoria del Pubblico impiego dei tre sindacati, arriva dopo il "giudizio negativo" sull'incontro di oggi a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali, "in particolare per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego e della scuola", dice il comunicato.

Governo e sindacato sono da settimane ai ferri corti sugli stipendi per i lavoratori del pubblico impiego. Cgil, Cisl e Uil chiedono un aumento medio intorno ai 100 euro, una cifra considerata eccessiva dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

TAVOLO RIPARTE IL 26 MAGGIO

La trattativa fra governo e sindacati per il rinnovo del con tratto degli statali riprenderà giovedì prossimo, 26 maggio.

Al termine dell'incontro a Palazzo Chigi, i sindacati hanno precisato che per loro il punto di partenza è la mediazione che era stata raggiunta la scorsa settimana di aumenti medi intorno ai 100 euro mensili per i ministeriali.

"C'è stata una discussione pesante sui contratti pubblici, riteniamo le critiche di queste settimane infondate e ingenerose e che la mediazione raggiunta è seria e per noi mantiene validità", ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani in conferenza stampa.

"Il 26 prossimo si riaprirà il tavolo. Andremo soprattutto a difendere il punto raggiunto dal quale non intendiamo tornare indietro", ha aggiunto.

Il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ha aggiunto che il sindacato "ha ribadito sua posizione: per noi quel giorno sono state fatte proposte dal ministro dell'Economia. Se quello non esiste più è un problema perché quello resta un punto invalicabile. Su questo il governo ci convocherà giovedi sera".

Berlusconi ha specificato con una nota in serata che c'era stato un "misunderstanding" sulla mediazione della scorsa settimana, chiarendo che la delegazione di ministri non aveva mandato a chiudere la vertenza, ma solo a trattare a quelle condizioni.