Stampa-si annuncia un autunno caldo
MORATTI CHIEDE RIGORE, I SINDACATI PIU' SOLDI Scuola, si annuncia un autunno caldo ROMA "Qualità, rigore, equità". Letizia Moratti ieri si è presentata ai sindacati della scuola con ...
MORATTI CHIEDE RIGORE, I SINDACATI PIU' SOLDI
Scuola, si annuncia un autunno caldo
ROMA
"Qualità, rigore, equità". Letizia Moratti ieri si è presentata ai sindacati della scuola con questi tre obiettivi e ha chiesto la loro collaborazione per perseguirli. Lasciando da parte per un attimo la qualità (in quanto il servizio di valutazione è ancora in fase di allestimento), si è capito subito che il problema da dirimere era senz'altro quello del rigore (nella spesa) e dell'equità (nella distribuzione della medesima). In sostanza - ha detto la Moratti - l'Istruzione ha sforato il suo budget (1.5 miliardi di euro solo nel 2001) perché non è stato rispettato il criterio di severità nella spesa: nella scuola ci sono 100 mila lavoratori in più rispetto all'organico previsto e sulla base del quale si fanno i bilanci di previsione. 18 mila insegnanti, inoltre, sono "comandati" ad altri ruoli, e quindi sono pagati dalla scuola senza che questa ne tragga alcun vantaggio. Gli insegnanti sono troppi - ha argomentato poi il ministro in un dossier di 33 pagine - e ben 2.500 scuole (su un totale di 10.800, quindi quasi un quarto) oltrepassano il parametro stabilito di 9.5 allievi per ogni docente. Conclusione: di questo passo il bilancio potrebbe finire male anche quest'anno, la riforma non avrebbe risorse per essere varata e i 30 mila insegnanti che si dovevano assumere entro il 31 luglio (ultima tranche di un piano triennale di assunzione di 104 mila docenti varato nel 2000 da De Mauro) dovranno posticipare il fausto giorno della loro entrata in ruolo. A sentire questa geremiade c'erano i vertici di Cgil, Cisl e Uil (ovviamente "scuola") lo Snals e la Gilda che si sono riservati di valutare le affermazioni del ministro, specie sui numeri presentati, ma hanno immediatamente respinto l'impostazione complessiva del discorso annunciando un autunno di agitazioni alla riapertura delle scuole. Tanto più che lo stesso Dpef - secondo i rappresentanti dei lavoratori - è stato vago sulle risorse e che il rinnovo del contratto è ancora in alto mare. Il segretario della Cgil-scuola Enrico Panini ha anticipato però alcune delle rimostranze che presenterà al ministro: "Altro che esubero degli organici - ha detto - nella scuola ci sono 100 mila posti vacanti. 21 mila e 800 insegnanti inoltre andranno in pensione il primo settembre e quindi il buco si allarga. Dovevano essere fatte 30 mila assunzioni, ma i soldi non ci sono e quindi è stata chiesta al Tesoro l'autorizzazione per farne almeno 21 mila (che non basterebbero neppure a sostituire i pensionati) con la speranza di ottenerne almeno 8-9 mila. L'orientamento invece è a concederne zero". Ecco i numeri degli organici, dunque, secondo i sindacati. "In realtà gli sforamenti di bilancio - ha detto il coordinatore della Gilda Alessandro Meli - vengono assunti come scusa per posporre la questione delle assunzioni", tra cui quelle dei presidi: 4 mila posti vacanti e solo 1500 messi a concorso. "Nulla di nuovo da parte del ministro Moratti - ha rilevato il segretario della Uil scuola Massimo Di Menna - noi chiediamo prima di tutto certezza sulle risorse, e in assenza di ciò ci sarà un'apertura d'anno con i lavoratori della scuola che faranno sentire la loro voce".
r. mas.