FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3909811
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Spese fuori controllo e troppe assunzioni il ministero boccia le università del Sud

Spese fuori controllo e troppe assunzioni il ministero boccia le università del Sud

Spese fuori controllo e troppe assunzioni il ministero boccia le università del Sud

24/02/2014
Decrease text size Increase text size

Mario Reggio - Corrado Zunino

Alla fine dello scorso novembre le università del Sud si fermarono per due giorni. Docenti e studenti. I «vincoli proibitivi» imposti negli anni dai ministeri, urlarono i rettori, stavano soffocando le facoltà. Pochi dei ventisei tra atenei e poli d’eccellenza meridionali rientravano nei parametri imposti da Roma e il decreto sui Punti organico, che sottraeva personale proprio al Sud, fece esplodere la rivolta trasversale. «Un decreto devastante», scrissero i quattro rettori pugliesi. Giuliano Volpe, già rettore di Foggia, disse di più: «La strategia è lucida e diabolica, vogliono chiudere le nostre università».
I tecnici del ministero, sollecitati da Maria Chiara Carrozza, iniziarono a studiare finanziamenti e bilanci delle università del Sud e, quindi, consegnarono un rapporto (fin qui segreto) al ministro. Rivelato oggi da
Repubblica,
quel dossier dice cose impegnative: gli atenei meridionali hanno avuto «un notevole flusso di finanziamenti
infrastrutturali, il Sud è ricchissimo ». Sono 1,827 miliardi (comprensivi di fondi europei) per il settennato 2007-2013. «A questa ricchezza», dice ancora il report, «corrispondono indici finanziari delle UniSud non sempre positivi». Nove atenei sfondano il tetto dell’80% sul costo del personale, l’Università del Molise (considerato Sud) arriva oltre il 92 per cento lasciando a didattica e ricerca le briciole. Undici università su ventisei si sono indebitate: L’Orientale di Napoli del 17,38%. Sull’accusa dei rettori di non poter assumere, il ministero replica: «A ottobre 2013 diverse università meridionali disponevano di risorse non indifferenti di punti-organico
per i quali non si sono verificate le corrispondenti assunzioni ». Avevano ancora soldi per assumere, su tutte, Palermo, Cagliari, Napoli (Federico II) e Messina.
Il rapporto del Miur si fa duro al capitolo “anomalie di bilancio”. Scrivono i tecnici: «È grave che alcune università abbiano operato in maniera assolutamente anomala sul fronte delle assunzioni e contra legem». Le difformità «determineranno responsabilità per danno erariale e penalizzazioni nelle assegnazioni». Nello specifico, l’Università del Sannio nel
2011 ha assunto ricercatori senza aver utilizzato le disponibilità dei punti organico, «avevano interpretato erroneamente una legge ». L’Università di Bari, oltre ad avere un disavanzo di 32 milioni, «nel 2013 ha assunto 30 professori associati utilizzando le risorse del piano straordinario in modo illegittimo e tre docenti la cui idoneità era scaduta». Il Politecnico di Bari, nel 2012, «per errore» ha assunto in misura superiore al consentito. Foggia e Catanzaro sono andate «al di là delle proprie disponibilità». E, secondo due
ispezioni del ministero delle Finanze (2008 e 2013) e un’istruttoria della Corte dei Conti, l’Università del Salento ha fatto frequente ricorso a deroghe del limite di spesa per missioni, aumentato indebitamente il Fondo per il trattamento accessorio, non osservato il principio di rotazione nel conferimento diretto di incarichi tecnici, affidato in modo illegittimo lavori di realizzazione di immobili.
Nella “classifica premiale” (i finanziamenti di Stato sui risultati) la prima università meridionale è Catanzaro, solo quattordicesima.
«Le prestazioni delle UniSud sulla valutazione della qualità della ricerca sono in genere poco esaltanti ». Eppure oggi il Sud per la ricerca ottiene finanziamenti superiori di sei punti percentuali rispetto a quello che produce. Il ministero — oggi ancora a guida Carrozza — conclude: nessuna università meridionale sarà soppressa, ma gli atenei del Sud «con i conti in disordine» dovranno essere sottoposti a «un controllo periodico sui bilanci da parte dei revisori ministeriali».


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL