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Spazio ai precari: tor Vergata 'toglie' la ricerca ai professori e la affida ai ricercatori

Bando per 500mila euro di progetti scientifici dell'ateneo romano assegnati secondo criteri innovativi. La guida non sarà affidata a docenti ordinari o associati. Ma anche un'associazione di ricercatori esprime critiche

06/05/2014
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la Repubblica

Salvo Intravaia

ROMA - Tor Vergata affida la ricerca scientifica ai ricercatori. Professori associati e ordinari dovranno sottostare alle scelte di questi ultimi che nei prossimi 18 mesi gestiranno, anche dal punto di vista economico, ben 500mila euro di progetti. La novità è stata presentata in Senato accademico qualche mese fa e oggi è stato pubblicato sul sito dell'università il bando che sembra proprio sparigliare le carte. Ambizioso il titolo assegnato al piano di ricerca dell'ateneo della Capitale: 'Uncovering excellence', ovvero 'Scovare l'eccellenza'. Saranno tre i macrosettori che si divideranno l'intero importo messo a disposizione dall'ateneo guidato da Giuseppe Novelli. Ma c'è anche chi storce il muso.

La novità del bando è che "i progetti devono essere proposti da almeno tre ricercatori, anche a tempo determinato" dell'ateneo romano. In altre parole, la palla passa nelle mani dei ricercatori, ultimo gradino della gerarchia universitaria a tempo indeterminato". Sarà sempre un ricercatore il Responsabile amministrativo del progetto che avrà il compito di gestire il budget. Del gruppo di ricerca potranno poi far parte docenti ordinari e associati, ma anche ricercatori a tempo determinato - purché abbiamo davanti ancora 24 mesi di contratto  -  assegnati di ricerca e semplici dottorandi.

Ma i ricercatori che proporranno il singolo progetto dovranno avere già un curriculum di tutto rispetto. Il bando prevede infatti che gli stessi "abbiano almeno due su tre mediane uguali o superiori al 50 per cento del valore delle mediane Anvur per l'abilitazione a professore associato per i rispettivi settori concorsuali".

I ricercatori aderenti all'Andu, che hanno da sempre contestato il metodo delle mediane per l'abilitazione scientifica nazionale, criticano il bando perché non è detto che i progetti di ricerca saranno gestiti da ricercatori giovani. Nel bando non c'è infatti limite di età per i soggetti proponenti.

Per ogni progetto è previsto un finanziamento variabile tra i 10mila e i 25mila euro. I tre settori  -  'Life sciences, mathematics, physical sciences, information and communication', 'Engineering, universe and earth sciences' e 'Social sciences and humanities'  -  avranno rispettivamente a disposizione 200mila, 180mila e 120mila euro. In totale, mezzo milione di euro per fare progredire la ricerca scientifica italiana.


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