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Sostiene il Ministero&ma ciò che dice davvero non convince - 1

IL COMUNICATO DELLA FLCGIL DEL 17 NOVEMBRE Si trasforma in obbligatorio ciò che è facoltativo. Infatti, avere messo religione cattolica tra le materie obbligatorie comuni provoca due effett...

19/11/2005
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IL COMUNICATO DELLA FLCGIL DEL 17 NOVEMBRE

Si trasforma in obbligatorio ciò che è facoltativo.

Infatti, avere messo religione cattolica tra le
materie obbligatorie comuni provoca due effetti:

" si rende obbligatoria una scelta che è
facoltativa, non essendo neanche obbligatorio
scegliere l'attività alternativa;

" non frequentare religione o l'attività
alternativa (possibilità prevista dalle
norme di legge in materia) implica però una penalità di 33 ore di assenza.
Peccato che nel nuovo ordinamento superare il
tetto del 25% del monte ore comporti una
bocciatura automatica!!

LA RISPOSTA DEL MINISTERO AL COMUNICATO DELLA FLC

Insegnamento della religione cattolica
Non è vero che "ciò che è facoltativo diventa
obbligatorio" Nulla è cambiato, infatti, per
quanto riguarda l'insegnamento della
religione cattolica e delle attività alternative.

L'insegnamento della religione cattolica diventa,
però, obbligatorio nel momento in cui lo studente
abbia operato la scelta in tale direzione, come
accadeva prima della riforma.

La mancata fruizione dell'insegnamento della
religione, come nel passato, non viene
considerata assenza dalle lezioni per coloro che non intendono avvalersene.

Il tetto del 25% di assenze del monte ore obbligatorio annuale, in questo caso,
prescinde pertanto dalla quota prevista sia per la
religione sia, in caso di esonero, per le scienze
motorie e sportive.

VEDIAMO UN PO'

Obbligatorio l' insegnamento di religione cattolica?
1. Sostiene il ministero: l'insegnamento di religione è
obbligatorio solo per chi lo sceglie.
Ne siamo convinti. Ma allora perché nei piani di studio di tutti e 20 i licei è prevista "religione cattolica o attività alternative" tra gli insegnamenti obbligatori comuni per tutti gli studenti? Più
chiaro di così.
L'insegnamento di religione cattolica è obbligatorio solo per chi lo sceglie. Chi non sceglie religione è in uno stato di "non
obbligo" (sentenza Corte costituzionale 203/89), non deve scegliere alcuna attività alternativa. Quindi: religione cattolica non rientra tra gli insegnamenti obbligatori per tutti.

Il decreto 276 prevede per i nuovi licei:
" insegnamenti obbligatori per tutti
" insegnamenti obbligatori a scelta dello studente
" insegnamenti facoltativi
Poiché la frequenza di religione è obbligatoria solo per chi lo sceglie dovrebbe essere collocata tra le "attività ed insegnamenti facoltativi", come prevede lo stesso decreto 276
(art.3 comma 2 "&. La scelta di tali attività ed insegnamenti è facoltativa ed opzionale per gli studenti e la loro frequenza è
gratuita.).
Inserirla invece tra gli insegnamenti obbligatori
significa tornare indietro di 20 anni quando lo studente poteva chiedere la dispensa. Timore purtroppo confermato da un altro argomento tirato in ballo dal ministero.
2. Sostiene infatti il ministero: per chi non sceglie religione vale quello che vale per chi chiede di essere esonerato da
scienze motorie e sportive.
A questo punto la confusione (del Miur) aumenta.
Intanto "scienze motorie e sportive" è una disciplina che esisterà solo nei nuovi licei dal 2007. Oggi è prevista "educazione fisica" che è insegnamento obbligatorio.
Uno studente può chiedere l'esonero solo da alcune attività o esercitazioni, ma non dalla frequenza dell'insegnamento, perché esso comprende "attività di organizzazione e di
regolamentazione eseguibili da tutti, nonché contenuti teorici e culturali quali le informazioni fondamentali sulla tutela della
salute e sulle prevenzioni degli infortuni".
Lo ha chiarito da
molti lustri il Ministero della Pubblica istruzione (CM 216/87).
Forse la circolare non vale più per il nuovo Ministero dell'istruzione, università e ricerca? Oppure nei nuovi licei sarà ripristinato l'esonero dall'insegnamento delle "scienze motorie
e sportive" che non sarà quindi insegnamento obbligatorio per tutti?
Siamo in trepida attesa.
3. Sostiene il ministero: il tetto di assenze del 25% del monte ore obbligatorio per tutti, prescinde dalla quota di religione
(per chi non si avvale).
Il criterio usato per le materie facoltative scelte dallo studente.
Appunto.


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