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Sopire ed ignorare qualsiasi articolo contro la proroga dei mandati dei rettori a vita

Per arginare lo scandalo dei rettori a vita, la legge Gelmini (L. 240/2010) ha stabilito (art. 2) che la carica di rettore al massimo può durare 6 anni senza rinnovo, che i rettori in scadenza o scaduti al momento dell’adozione del nuovo statuto possono essere prorogati fino al termine dell’anno accademico successivo.

12/04/2012
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Per arginare lo scandalo dei rettori a vita, la legge Gelmini (L. 240/2010) ha stabilito (art. 2) che la carica di rettore al massimo può durare 6 anni senza rinnovo, che i rettori in scadenza o scaduti al momento dell’adozione del nuovo statuto possono essere prorogati fino al termine dell’anno accademico successivo.
Come già evidenziato in questo giornale il 17 febbraio ed il 23 marzo, i rettori nella foto di gruppo hanno chi più (da 8 a 17 anni) chi meno (da 6 anni) superato il limite massimo di durata della propria carica e non vogliono assolutamente mollare la greppia. Il tam tam contro la proroga dei rettori a vita è proseguito sul sito https://www.roars.it/online/?p=5520, ove veniva prospettata una curiosa interpretazione della L. 240/2010 circa l’adozione del Nuovo Statuto, in base alla quale questi rettori, Presidente Crui in primis, verrebbero prorogati non di un anno (31.10.2012 come previsto dalla L. 240/2010 - art. 2-comma 9), ma bensì di due anni fino al 31.10.2012. Poi, il rettore, Gino Ferretti, dell’Università di Parma, il più pagato dell’Emilia Romagna, ha convocato in seduta congiunta il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione il 15 marzo us, per informare l’Ateneo del ricevimento di una nota di un Direttore Generale del Miur, priva di qualsiasi valore legale visto che l’art. 2 - comma 9 della L. 240/2011 è a valenza nazionale, ma atta, secondo il MR di Parma, a prorogarsi il mandato fino al termine dell’anno accademico 2012/2013. Ciò per bloccare le elezioni del nuovo rettore. Ovviamente, il preside della facoltà di Medicina, Loris Borghi, già candidatosi alla carica di rettore alle imminenti elezioni in programma a fine settembre 2012, ha espresso la propria opposizione circa la legittimità del provvedimento e, dopo aver consultato 5 legali, ha inviato una richiesta di chiarimenti al Ministro Profumo e probabilmente ha già inoltrato un ricorso al TAR.
Il 19 marzo us Roberto Fedi dalle pagine del Secolo XIX esprimeva il proprio biasimo alla prassi ormai consolidata nell’era dell’autonomia università della auto-proroga dei rettori, che vorrebbe perpetuarsi anche in quella post-riforma, impedendone gattopardescamente l’avvio. Ovviamente, di questi articoli neppure una misera traccia nella rassegna stampa della Crui (https://rassegnastampa.crui.it/minirass/esr_p1.asp).
Nel frattempo, è da segnalare l’appello della Libera Associazione dei Professori e dei Ricercatori dell’Università dell’Insubria contro la proroga dei rettori https://aperinsubria.blogspot.it/2012/04/appello-al-miur-contro-la-proroga-ai.html, cui si può aderire inviando una e-mail all’indirizzo: arenaantonella@ymail.com. Ancora più recente, la presa di posizione del Segretario Generale FLC CGIL, Domenico Pantaleo, contro le ipotesi di proroga al mandato dei Rettori (https://www.flcgil.it/universita/la-flc-cgil-contro-le-ipotesi-di-proroga-al-mandato-dei-rettori.flc ). L’argomento è talmente scottante e tocca in prima persona il Ministro-Rettore Profumo, che ha aspettato mesi e mesi prima di dimettersi da Presidente Cnr vista la palese incompatibilità, ma che dovrà pronunciarsi su questo ulteriore favore ai propri compagni di merenda di un tempo, anche perché il numero di interrogazioni in Parlamento sta crescendo. Oltre, all’interrogazione 4-14030 del 29 novembre 2011, presentata dall’On. Manuela Ghizzoni nella seduta della Camera dei Deputati n.554, cui il Ministro-Rettore non ha ancora trovato il tempo di rispondere, si è aggiunta quella della senatrice Albertina Soliani (https://www.partitodemocratico.it/doc/233912/universit-soliani-perch-ancora-una-proroga-del-mandato-dei-rettori.htm). Ovviamente, di questi appelli ed interrogazioni neppure una riga nella rassegna stampa della Crui (https://rassegnastampa.crui.it/minirass/esr_p1.asp). Solo l’articolo di Gianni Trovati sul “SOLE 24 ore” del 2 aprile sulla “proroga nascosta che tiene i rettori in sella” riesce a comparire unico e solo nella rassegna autorizzata dal Presidente Crui, la cui permanenza in Crui è a rischio essendo ancora rettore dell’Università della Tuscia solo in virtù della proroga di un anno concessa dalla Legge Gelmini. E in tutto ciò, il Presidente della Repubblica, così solerte a riprendere partiti e Parlamento sulla trasparenza dei bilanci, stavolta è opachissimo, quasi un corpo nero, a questi appelli ed interrogazioni. Non solo si amministrano i partiti confondendo affari pubblici e privati, ma anche le università visto che un rettore in pensione (73 anni compiuti) continua imperterrito, in virtù di legami parentali indiretti, a gestire l’Università di Roma 3. Il Ministro-Rettore P rofumo è invitato a presentarsi in Parlamento e a dire, una volta per tutte fine a qualsiasi ulteriore proroga dei mandati rettorali e a collocare i rettori a riposo per limiti di età (casi Decleva, Fabiani, etc.), visto che la L. n. 240/2010 ha abrogato la norma di proroga fino alla scadenza naturale del mandato prevista dalla legge n. 311 del 1958. Come già avvisato, nell’articolo del 23 marzo us, i ricorsi ai TAR regionali e del Lazio stanno per arrivare a valanga.

Pierluigi Orati - da RINASCITA
 


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