“Sono scesa di 136 posizioni, è un’ingiustizia”

Rosaria Miranda, la precaria nelle liste della materna di Firenze che ha lanciato la protesta su Facebook, ha le idee chiare: «Non è una guerra Nord-Sud, occorrono regole precise e durature».
Come le è venuto in mente di organizzare la protesta attraverso i social network?
«Quando ho visto la nuova graduatoria sono scoppiata a piangere. Ero al 49° posto nel 2013 e sarei entrata di ruolo, adesso sono scivolata al 185°, perdendo 136 posizioni».
Con quali conseguenze?
«A settembre, non so cosa accadrà: niente assunzione e forse niente supplenza. Come faremo a campare? Così mi sono messa su Facebook e ho organizzato la protesta. E abbiamo già alcuni contatti con amministratori locali e parlamentari per spiegare questa ingiustizia».
Ma lei, al posto delle colleghe del Sud, non si sarebbe trasferita?
«Io probabilmente avrei fatto lo stesso: mi sarei trasferita. Non si tratta di guerra tra Nord e Sud: io sono meridionale arrivata in Toscana 12 anni fa. Mi sono sposata nel 2008 restando lontano da mio marito che è sempre rimasto in Campania. Abbiamo deciso di non avere figli per non fare vivere loro tutti questi disagi. Ma è una questione di certezza delle regole».
In che senso?
«Nel 2007, Fioroni trasformò le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento, bloccando i trasferimenti di provincia. Poi, a seguito di una sentenza della Corte costituzionale del 2011, i trasferimenti vennero sbloccati e il vincolo, che costringeva gli immessi in ruolo a rimanere nella provincia in cui si veniva assunti per 5 anni, diventò triennale. Chiediamo soltanto regole certe: non siamo carne da macello». (s. i.)